Page 602 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I  PROBLEMI  DELL'EPURAZIONE                                      601

              gennaio  1945; ma fuggì  tranquillamente dalla Clinica nella  quale era sta-
               to  compiacentemente ricoverato con ordinanza del giudice Ilario Berlin-
              guer, il giorno prima della sentenza: ricomparve in Spagna, ed è legittimo
               supporre che la  conquistata libertà abbia avuto  un prezzo.  Da quel mo-
               mento, difatti, il Maresciallo Tito non fece  più parola della questione, di-
               menticandosi altresì di chiedere l'estradizione di tutti quegli ufficiali italiani
               che,  in Jugoslavia,  egli  aveva  già  indicato  come  "criminali  di  guerra".
                   Nella breve vita dell'Alta Corte, il punto più tragico fu  raggiunto du-
               rante il processo contro il questore Pietro Caruso ed il suo sottordine Ro-
               berto Occhetto, responsabili di aver preparato le liste dei detenuti politici
               ristretti a Regina Coeli, per consegnarli al colonnello Kappler per la  rap-
               presaglia all'attentato di Via Rasella.  Nell'affollatissimo atrio del Palazzo
               di giustizia, quando comparve Donato Caretta, che era testimone a carico
               del questore, una donna gridò ad altissima voce:  "È lui, è lui,  il  questore
               Caruso". Il poveraccio fu  linciato sul posto,  poi sdraiato sulle  rotaie del
               tram,  poi gettato  nel Tevere,  infine crocifisso  sul  cancello  di  legno  della
               villetta  nella  quale  abitava.  Anche  la  moglie  rischiò  la  stessa  fine.
                   In complesso, l'enorme macchina dell'Alta Corte, fino all'ultima sen-
               tenza del  20 giugno  1945, giudicò in tutto 28 imputati, con 4  condanne
               a morte, 6 ergastoli, due a trent'anni e 13 a pene inferiori, nonché 4 asso-
               luzioni. In camera di consiglio dichiarò decaduti 142 senatori sui  177 esa-
               minati. All'Alto Commissariato, il conte Sforza, che era frattanto divenuto
               Ministro del secondo Gabinetto Bonomi il  1°  agosto 1944, venne sostitui-
               to il  10 gennaio  1945 dall'onorevole Ruggero Grieco. In complesso, il bi-
               nomio  Alto  Commissariato  - Alta  Corte  fu  giudicato  come  "un  potente
               incrociatore,  che  aveva pescato  soltanto  sardine  e tonni''.
                   Con la fuga  del generale Roatta, terminavano in pratica il  1944 e la
               prima  fase  dell'epurazione,  che  potrebbe  definirsi  burocratico-ammini-
               strativa. E si  avvertivano i primi segnali di quella che sarebbe stata la  se-
               conda fase,  assai piu complessa e politicamente ardua, dal momento che
               essa avrebbe dovuto affrontare due problemi nuovi: le enormi conseguen-
               ze  dei venti mesi di Repubblica Sociale, e lo  stretto connubio verificatosi
               in essa,  tra Resistenza e classe industriale-capitalista. L'impossibilità pra-
               tica  di  risolve di,  avrebbe  portato  all' amnisi:ia  del  21  giugno  1946.
















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