Page 188 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               dersi conto in realtà è che tutte le  questioni  relative agli  ultimi giorni di
               Mussolini e della  R. S.I.  non hanno mai avuto l'attenzione con cui si  do-
               vrebbero affrontare momenti in cui,  in modo incontestabile, mille  nodi,
               soprattutto quelli meno evidenti, della Storia  nazionale italiana sono ve-
               nuti  al  pettine.
                    Eppure episodi centrali vengono tuttora affrontati con sconcertante
               dilettantismo  se  non liquidati  con sufficienza:  e così  a  distanza  di  anni,
               e nonostante numerosi libri e ricerche (ma sarebbe bastata anche la  sola
               logica)  si  sente ancora parlare di  Mussolini  deciso  a  fuggire  in Svizzera,
               di  circostanze inverosimili per quanto concerne la  fucilazione  sommaria
               del dittatore e di Claretta Petacci, di  sopravvalutazione (sempre da parte
               dello  stesso  Mussolini)  dei  documenti  spariti  a  Dongo.
                    A ben vedere l'ipotesi di  esistenza  di un carteggio  Mussolini/Chur-
               chill, definizione convenzionale con la quale vanno intesi quei contatti di-
               plomatici  segreti  intercorsi  subito  prima  e  durante  la  seconda  guerra
               mondiale, tra Italia e Gran Bretagna, poggia su basi logiche e documenta-
               rie  non  trascurabili.
                    Non trascurabili e,  soprattutto,  non  meno  importanti e  fondate  di
               quelle  che  reggono  numerose altre certezze  storiche più o  meno  recenti.
               Quali  sono  queste  basi?  Per comodità possiamo  raggrupparle  per  temi,
               individuando  tre  punti  di  partenza:
               l)  Mussolini aveva carte cui annetteva grandissima importanza e fece  di
                  tutto per metterle al riparo e per riprodurle. Sempre Mussolini, di cui
                  si può dir tutto tranne che fosse  un politico del tutto sprovveduto, di-
                  chiarò svariate volte di avere adeguate "pezze di appoggio" per dimo-
                  strare le  proprie buone  ragioni  sia  ai  suoi  nemici  che  alla  Storia.
               2)  Gli inglesi  mostrarono grande interesse per le  carte di Mussolini ben
                  prima dell'aprile 1945 e, dopo la morte del dittatore italiano, lasciaro-
                  no molte traccie della propria attività di intelligence tesa proprio a recu-
                  perare dossier provenienti dagli archivi di Mussolini.  Questa attività
                  si  protrasse  per  alcuni  anni  dopo  la  fine  della  guerra.
               3)  Non solo si parlava a chiare lettere di un carteggio tra Mussolini e Chur-
                  chill prima dell'aprile 1945 (circostanza che smonta le  accuse di falso
                  mosse da alcuni storici inglesi  a  quello  che restava  dei  servizi  segreti
                  della R. S.I.  nell'immediato dopoguerra) ma dell'esistenza di quel car-
                  teggio hanno lasciato testimonianza un po' tutti: fascisti con Mussolini
                  in testa ovviamente ma anche partigiani, tedeschi e, in almeno un paio
                  di  casi,  gli  stessi  inglesi.








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