Page 429 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 429

L'ESERCITO  ALL'INDOMANI  DELLA  LIBERAZIONE                      421

                   In particolare ogni Divisione disponeva di un Comando, 2 reggimenti
               di  fanteria,  2  reggimenti  di  artiglieria,  oltre  ad  altri  reparti  vari.
                   All'inizio dello stesso 1947, dei 10 reggimenti di fanteria non indivi-
               sionati,  l  si  era trasformato in reggimento bersaglieri ed l  in reggimento
               Granatieri di  Sardegna  (3  erano  rimasti  i  reggimenti  alpini).  Una  delle
               clausole militari del Trattato di Pace aveva fissato  in  185 000 uomini la
               forza  complessiva dell'Esercito, lasciando invariata quella già in atto del-
               l'Arma  dei  Carabinieri  (65 000).  Tale  incremento di  45 000  uomini  ri-
               spetto al limite massimo stabilito per l'Esercito di Transizione consentiva
               sia di estendere il numero delle unità della Forza Armata, sia di perfezio-
               nare l'equilibrio tra le  sue componenti tattiche e logistiche.  Nell'ottobre
               1947, pertanto, si procedeva ad un ulteriore potenziamento delle 5 Divi-
               sioni  di  fanteria.
                    Nello stesso autunno, mentre iniziava la migrazione di taluni reggi-
               menti di fanteria verso sedi vicine alla frontiera orientale (il V  C.M.T.R.
               era in trasferimento da Udine a Padova), si  costituivano in Pordenone il
               rgt.f.  "Garibaldi" ed in Belluno il gr.a.  mon.  "Belluno". Ma altre signifi-
               cative varianti all'ordinamento dell'Esercito non si facevano attendere. Nel
               marzo dell948 infatti le 3 Brigate di fanteria "Aosta", "Reggio" e "Cala-
               bria"  venivano  sciolte  per  far  luogo  alla  costituzione  della  Divisione di
               fanteria  "Aosta", con sede  in  Palermo.  Anche la  D.f.  "Mantova"  si  tra-
               sformava  in  ternaria.
                    L'inizio del  1948 vedeva altresì costituirsi  l  gr. a. mon.,  il  "Berga-
               mo" , 2  rgt.  di fanteria  non indivisionati,  l  gr.a.  cam.  non indivisionato,
               2 gruppi a.  pe. cam. presso il Centro Addestramento Avanzato (C.A.A.R.)
               di Civitavecchia,  ed  l  compagnia minatori di Udine alle  dipendenze del
               V  C.M.T.R.
                    In seno all'Organizzazione Addestrativa venivano istituite la  Scuola
               A.U.C.  di  Lecce  (L'Accademia  Militare  si  era  nel  frattempo  trasferita  a
               Modena già nell'ottobre  194 7)  e la Scuola Allievi Sottufficiali di Spoleto.
               Ulteriori provvedimenti ordinativi miranti ad adeguare la potenza e l' effi-
               cienza  dell'Esercito  alla  crescente tensione  interna  ed internazionale del
               1948 avevano fatto assumere, alla Forza Armata nel luglio di quell'anno,
               la  seguente  fisionomia  ordinativa:
                  Organizzazione operativa:  5 Divisioni di fanteria binarie, esclusa la
                   Mantova ternaria con 2 rgt. a., 2 Divisioni di fanteria ternarie ("Gra-
                   natieri di Sardegna"  e "Aosta"),  5 Gruppi Esploranti Divisionali di








   III-VOLUME-SESTO-anno.indd   421                                                     22/03/16   09:52
   424   425   426   427   428   429   430   431   432   433   434