Page 426 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 426
418 RICCARDO TREPPICCIONE
Più complesso, comunque appariva il problema relativo al nucleo cen-
trale delle Forze Armate, rappresentato da quei reparti che avevano effi-
cacemente combattuto al fianco degli Alleati, in particolare i Gruppi di
Combattimento e le Unità addette alla Sicurezza Interna.
In particolare il'Gen. Browning, capo della M.M.I.A. (Military Mis-
sion of the ltalian Army), era dell'avviso che, fatte salve le clausole inserite
nel futuro Trattato di Pace, l'Esercito italiano dovesse rispondere a due
"
requisiti precisi: essere grande ed efficiente quanto bastava per la difesa
delle frontiere ed il mantenimento dell'ordine pubblico e, nel contempo,
essere limitato e sottoposto al controllo, ma in grado di venire potenziato
e di schierarsi, se richiesto, a fianco delle truppe alleate in una guerra futura.
Ciò implicava un esercito di forza numericamente limitata di milita-
ri a lunga ferma per ovviare al pericolo che, soltanto con un esercito di
leva, l'Italia potesse disporre di una consistente aliquota di riserve facil-
mente mobilitabili.
Le truppe italiane dell'Esercito di Liberazione erano, alla fine del con-
flitto, ripartite in tre categorie a seconda della dipendenza e dell'impiego
e consistevano in ITI-ITI (66 591 u. Carabinieri esclusi) su 3 Divisioni
di Sicurezza Interna e truppe di Comandi ed Enti Interni, BR-ITI (162 756
u.) ripartite in 5 Gruppi di Combattimento e 5 Divisioni Amministrati-
ve, US-ITI (92 079 u.) suddivisi in l Comando equivalente al Corpo d'Ar-
mata e 2 Divisioni Amministrative.
Un complesso di circa 320 000 uomini, 180 000 dei quali da inviare
in congedo e tra questi 43 000 appartenenti a classi anteriori al 1914. In
proposito, la M.M.I.A. autorizzava il congedamento del 1° quadrimestre
della classe 1914 e di quelle più anziane soltanto un mese dopo la fine
delle ostilità, mentre continuava a vietare che fossero congedati, senza pre-
ventiva sostituzione, i militari inquadrati nelle Divisioni Amministrative
alle dipendenze degli Alleati e che fossero d'altra parte chiamate alle armi
nuove leve.
La predetta sostituzione preventiva era perciò possibile solo utiliz-
zando truppe del tipo ITI-ITI, cioè quelle destinate alla sicurezza interna.
La smobilitazione degli aventi diritto al congedo poteva quindi rea-
lizzarsi in successione di tempo, cioè a mano a mano che si procedeva
all'autorizzato scioglimento delle Divisioni Amministrative inquadrate nelle
BR-ITI e US-ITI. Alla fine dell945 i 200 000 ausiliari erano calati a 20 000
unità.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 418 22/03/16 09:52

