Page 79 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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ducendo bene il calore, si scaldano
rapidamente. Unica controindicazio-
ne è il timore che i sali di alluminio,
formatisi spontaneamente durante
la cottura dei cibi, o persino duran-
te la loro permanenza in recipienti di
alluminio, per tutti le ben note ‘va-
schette’, siano in qualche modo re-
sponsabili di malattie quali Alzhei-
mer, soprattutto quando il metallo è
corroso o graffiato. Al fine di ridur-
14
re questo rischio si sono banditi dalla
cottura in recipienti di alluminio i cibi
molto salati o acidi, come a esempio il
succo di limone, la salsa di pomodo-
ro e numerosi altri ancora. Di recente
poi è stato introdotto nella produzio-
ne di pentolame e affini l’alluminio
anodizzato che, avendo la superficie
a contatto con i cibi resa passivata da
un sottile strato di ossido, non entra
in alcun modo in soluzione con essi,
facendo perciò decadere le anzidette
limitazioni.
Un ulteriore impiego dell’alluminio
come recipiente minimo ma sempre
per uso alimentare è la realizzazione
della miriade di tubetti, di variabilis-
sima forma e dimensione, destinati
a contenere pomate, creme, dentifri-
ci, concentrati di verdura, sughi, ecc.
- tanto per citarne solo alcuni esem-
pi, che al pari della guerra celebrano
quest’anno il loro centesimo anniver-
sario. Furono ideati nel 1913 da un
giovane tecnico tedesco, Alfons Mall,
14 In merito cfr. NEURAL DYNAMICS
RESEARCH GROUP, DIPARTIMEN-
TO DI OFTALMOLOGIA E SCIENZE
VISIVE, UNIVERSITÀ DELLA BRITI-
SH COLUMBIA, VANCOUVER, BC,
CANADA, Alluminio e malattia di Al-
zheimer: dopo un secolo di polemiche, c’è
un legame plausibile? Vancouver, Canada
Scheletro in alluminio di un grande diri-
gibile Zeppelin
parte prima - attinenze al volo 77

