Page 251 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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SECONDA GUERRA MONDIALE 251
guerra, gli elmetti, come del resto molto altro materiale richiesto, non furono consegnati. Si ha
notizia precisa che il battaglione Loreto, al momento della sua costituzione, non aveva in dota-
zione alcun elmetto, di nessuna tipologia; si può intuire che anche il Battaglione paracadutisti
fosse in una situazione analoga. Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica pertanto sollecitò l’o-
mologo dell’Esercito per fornire con urgenza al Loreto quanto meno 1.000 «elmetti metallici,
anche di vecchio tipo». 410
La risposta di via XX settembre fu perentoria: le esigenze della guerra e «le incertezze
sul gettito realizzabile dalla produzione» non permettevano di distrarre materiale dalle unità
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paracadutiste dell’Esercito. A quel punto l’Aeronautica richiese con urgenza almeno 350
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serie di materiale di equipaggiamento, così da rifornire una prima aliquota del Battaglione
paracadutisti.
Tanta insistenza portò ai primi di luglio l’Esercito a promettere una pronta consegna di 1.000
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elmetti metallici di vecchio tipo, oltre a 350 serie per paracadutisti (con equivalenti elmet-
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ti). Tale impegno si concretizzò nella consegna di 1.015 «Elmetti metallici ex iugoslavi»
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e 300 elmetti da paracadutista. Infine, dopo ulteriori sollecitazioni, a fine agosto arrivarono
dall’Arsenale di Torino anche i 50 ultimi elmetti mancanti da paracadutista. 417
L’arrivo ai primi di luglio degli elmetti jugoslavi al Magazzino di Ciampino, inviati dalla
Direzione d’artiglieria del XV Corpo d’armata, creò un certo stupore alla Direzione di commis-
sariato della III Squadra aerea, tanto che ancora ad ottobre rimaneva in attesa di sapere come
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utilizzarli, inviando pure un campione allo Stato Maggiore dell’Aeronautica. Quest’ultimo
a quel punto determinò che tale lotto fosse assegnato al Battaglione Loreto, in ragione di 854
elmetti, pari alla forza risultante dal riepilogo generale della forza, mentre i rimanenti 161 sa-
rebbero rimasti a Ciampino, a disposizione dello scrivente. 419
Ricapitolando, alla fine di ottobre del 1942 (quando già impazzava la seconda battaglia di
El Alamein, tanto per avere un termine temporale), il Battaglione Loreto veniva equipaggiato
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con 854 elmetti jugoslavi (già ex cecoslovacchi), mentre il Battaglione paracadutisti ebbe 350
modello 42. Secondo quanto riportato in specifiche tabelle la durata degli elmetti era illimi-
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tata e non c’era un tempo di sostituzione. «In caso di perdita o distruzione per causa di forza
maggiore lo scarico ha luogo con l’osservanza delle norme in vigore. Il prezzo di addebito nei
casi di distruzione dovuta ad incuria varierà a seconda del costo risultante dai singoli contratti
di fornitura». 422
410 Ivi, foglio 4/12656P dell’8/6/1942.
411 Ivi, foglio 195663 di Mario Romagnoli del 9/6/1942.
412 Ivi, foglio 4/13166 del 14/6/1942.
413 Ivi, foglio 206759 di Paoli del 5/7/1942.
414 Ivi, foglio 207066 di Paoli del 6/7/1942.
415 Ivi, elenco dei materiali del 29/7/1942.
416 Ivi, foglio 03017 di Straziota del 21/7/1942.
417 Ivi, foglio 195656/1888/G di Sodani dell’8/8/1942 e foglio 04023 di Straziota del 19/9/1942.
418 AUSAM, SMA I Rep. 1° versamento, b. 52, f. 77, foglio 41601 di Straziota del 16/10/1942.
419 Ivi, foglio 4/25053 del 30/10/1942.
420 AUSAM, SMA I Rep. 1° versamento, b. 53, f. 84, foglio 4/25973 dell’11/11/1942. Viotti commenta come tale
modello era assolutamente ignorato nella normativa, che riportava solo ed esclusivamente il modello 33: idem,
Ordinamenti, uniformi e distintivi dell’Aeronautica Militare Italiana 1909-1985, op. cit., tomo II, p. 672.
421 AUSAM, Superaereo, VA, b. 118, f. Reggimento Aosta, fascicolo di fogli senza indicazione.
422 Ivi, fascicolo di fogli senza indicazione.

