Page 253 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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SECONDA GUERRA MONDIALE 253
Graduati del battaglione Loreto con elmetto ceco-jugoslavi di preda bellica
Modello ceco-jugoslavo di preda bellica con il fregio della Regia Aeronautica
in uso al battaglione Loreto (collezione dell’Autore)
In modo diverso dai due precedenti battaglioni, nella preparazione di quello arditi-distruttori si
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era ancora in attesa di qualsiasi fornitura in merito, tanto che nel successivo gennaio (1943) il
gabinetto del ministero della Guerra confessò che per l’ADRA non vi erano elmetti da paracadu-
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tista disponibili. Si poteva invece procedere alla distribuzione dei modello 33. Per pronta ri-
sposta lo Stato Maggiore dell’Aeronautica precisò che gli elmetti normali non corrispondevano
allo scopo: servivano 350 da parà entro febbraio, perché ai primi di marzo il battaglione doveva
essere operativo. Dopo nuove e ulteriori insistenze il ministero della Guerra promise a metà
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febbraio i tanto agognati modello 42 anche per gli arditi-distruttori. Però una promessa – in un
momento così critico della guerra, della produzione industriale e dei relativi rifornimenti – va-
leva per quel valeva! Nonostante quindi via XX settembre disponesse che l’Arsenale di Torino
doveva mettere a disposizione 350 elmetti speciali per il nuovo reparto di paracadutisti dell’A-
423 AUSAM, SMA I Rep. 1° versamento, b. 60, f. 161, foglio 165S1 di Di Jorio del 25/11/1942.
424 Ivi, Superaereo, VA, b. 118, f. Reggimento Aosta, sf. Battaglioni Arditi Distruttori, foglio 100091 142.11.2 di
Sorice del 7/1/1943.
425 Ivi, foglio 4/1243 del 15/1/1943.

