Page 254 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
P. 254
254 I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015
eronautica, al 25 marzo nessuna cessione era avvenuta, così che si continuò a sollecitare Torino.
Nel frattempo visto che l’ADRA aveva iniziato il 18 febbraio l’addestramento con gli esplo-
sivi, il IV Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica chiese al II Reparto di farsi assegnare
426
temporaneamente elmetti metallici normali. Continuarono poi anche nel mese di aprile i sol-
leciti all’indirizzo dell’Arsenale di Torino, chiarendo a quel punto che non erano più sufficienti
gli elmetti per l’ADRA, ma anche per il riordino dei battaglioni del Reggimento Aosta: in totale
servivano 1.000 elmetti. 427
Si arrivò quindi a maggio, quando il gabinetto del ministero della Guerra assicurò lo Stato
Maggiore dell’Aeronautica: «i primi 350 elmetti tipo paracadutisti potranno essere ceduti entro
428
il corrente mese, ed i rimanenti 650 con le successiva introduzioni». Tuttavia, nel disporre lo
specifico mandato all’Arsenale di Torino, la Direzione generale d’artiglieria dello stesso dica-
stero avrebbe precisato: «La spedizione dovrà essere effettuata dopo aver completato le dota-
429
zioni della Divisione “Nembo”». La faccenda rimase comunque insoluta ancora per il mese
di giugno, quando l’Arsenale chiese allo Stato Maggiore dell’Aeronautica le taglie degli elmetti
430
assegnati. Infine ai primi di luglio l’Ispettorato del commissariato aeronautico fece presente
che il 223° Magazzino principale di Ciampino aveva ricevuto
«97 elmetti per paracadutista in conto dei 350 di cui alla nota sopradistinta. Il R. Arsenale di
Torino, alle ripetute sollecitazioni di questo Ministero, ha risposto che i rimanenti elmetti – uni-
tamente ai 650 di cui è stata ulteriormente autorizzata la cessione e di cui alla nota n.4/18239 in
data 24 giugno di codesto Stato Maggiore – saranno spediti a Ciampino man mano che verranno
allestiti e consegnati dall’industria privata.
Si prega impartire le disposizioni che saranno ritenute del caso per lo smistamento dei 97
elmetti di cui innanzi». 431
Con questi presupposti il 18 luglio vennero date disposizioni interne affinché i 97 elmetti
(in conto dei 350) fossero inviati al comando del Battaglione ADRA, presso l’aeroporto n. 365
P.M. 3300 (Scuola paracadutisti). Intanto il giorno successivo venne data notizia dell’arrivo
432
433
a Torino di altri 92 elmetti, destinati ancora all’ADRA. La notizia portò lo Stato Maggiore
dell’Aeronautica il giorno 23 a chiedere un’unica spedizione di 189 elmetti (97+92) verso il
comando del Battaglione ADRA. Importante sottolineare ciò che rileva Viotti: gli elmetti per
434
435
questa unità erano una dotazione di reparto e non individuale! Contemporaneamente l’Ae-
ronautica dispose che venissero forniti dal Deposito paracadutisti del Regio Esercito, come in
precedenza pattuito, anche 120 «foderine mimetizzanti per elmetto». 436
426 Ivi, foglio 10/494 di Cappa del 19/2/1943.
427 Ivi, foglio 10/1115 di Cappa del 14/4/1943.
428 AUSAM, Superaereo, VA, b. 118, f. 66, foglio 128061/142.11.2 di Sorice del 16/5/1943.
429 AUSAM, Superaereo, VA, b. 118, f. 66, foglio 120168/1916/?/G. 4/1 di Sodani del 28/5/1943.
430 Ivi, foglio 55/62329 di Baggio del 16/6/1943.
431 Ivi, foglio 05530 di Straziota dell’8/7/1943.
432 Ivi, foglio 10/2879 di Spedini del 18/7/1943.
433 Ivi, foglio 21858/IT di Straziota del 19/7/1943.
434 Ivi, f. 66, foglio 4T/21914 del 23/7/1943.
435 A. Viotti, Ordinamenti, uniformi e distintivi dell’Aeronautica Militare Italiana 1909-1985, op. cit., tomo II, p.
663.
436 AUSAM, Superaereo, VA, b. 118, f. 66, foglio 4/21815/T del 20/7/1943.

