Page 267 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               267

              sarebbero partite con “il completo arredamento”
              munite di un paio di scarpe alpine oppure di gamba-
              li mod. Ardito se di cavalleria “in ottime condizio-
              ni”, un elmetto tipo Africa con foderina nuova, una
              tenuta di tela kaki “in ottimo stato per gli sbarchi”
              ed una tenuta di tela spinata “in mediocri condizio-
              ni per la traversata” aggiungendo che “nel caso le
              condizioni speciali del corredo lo consigliassero,
              la tenuta di tela spinata potrà essere sosti-
              tuita, tutta o in parte, con oggetti usati
              di tela kaki”.
                 La tenuta di panno, il cappotto ed
              il pastrano andavano riposti nei sac-
              chi vestiario, i chepì “in apposite
              casse”, l’armamento e le buffette-
              rie, al completo ed in buono stato,
              dovevano essere portarte dai sol-
              dati e lo zaino della truppa doveva
              essere completamente affardellato
              con gli oggetti della tenuta estiva.
                 Per quanto riguardava gli uf-
              ficiali,  costoro  avrebbero  dovuto
              versare le pistole Mauser  mod. 96
              con il rispettivo  munizionamento  al
              magazzino equipaggiamento entro e non
              oltre il 12 marzo.
                 Per lo sbarco a Napoli, che avvenne il
              31 di maggio, il contingente avrebbe dovu-  Il guardiamarina Federico Paolini,
              to indossare la “perfetta tenuta di marcia”   tenente di vascello della R. nave Elba. M.O. al V.M.
              kaki con tutte le decorazioni nazionali di
              guerra e di servizio, l’elmetto con il soggo-
              lo ma senza nappina mentre gli ufficiali avrebbero dovuto indossare la sciarpa
              ed i guanti bianchi e quelli in comando di truppa i pantaloni corti con gli stivali,
              i gambali o le scarpe alpine.
                 I sacchi vestiario e le cassette dei sottufficiali dovevano essere stivate sot-
              to coperta ed affidate alla custodia di due soldati della sussistenza mentre le
              cassette bagaglio e le valigie degli ufficiali dovevano rimanere nelle rispettive
              cabine, identificabili attraverso delle etichette con il nome dell’ufficiale cui ap-
              partenevano.
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