Page 4 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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4 Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905
Fu, quella, l’ultima volta in cui le grandi potenze imposero collettivamente
le loro decisioni ad un paese extra-europeo, appena cinque anni dopo, nelle
acque di Tsu-Shima, con la sconfitta della flotta zarista, il Giappone avrebbe
dato il primo segnale di riscossa dell’Asia ed iniziato un cambiamento di rotta
destinato a prolungarsi fino ai nostri giorni”.
Si rammenta che, a cura degli Uffici Storici dell’Esercito e della Marina
sono già apparsi, in passato, degli studi sulla partecipazione del nostro contin-
gente alle operazioni e sulla presenza in Cina della nostra Marina, protrattasi
fino al 1943.
Questi studi ne hanno esaminato soprattutto gli aspetti politici ed operativi.
Ora la CISM ha inteso privilegiare, in ottica interforze, gli aspetti organici
e logistici di quella che probabilmente è stata la missione svolta a maggiore
distanza dalla madrepatria, soprattutto per quanto attiene alla vita quotidiana
del soldato e del marinaio.
Sono quindi state esaminate le modalità con cui si provvide all’allestimento
del contingente, al vettovagliamento, al vestiario ed all’equipaggiamento. Mo-
dalità tutte largamente influenzate dalla ristrettezza dei tempi di preparazione,
e si potranno così meglio comprendere – ed almeno in parte spiegare – le cri-
tiche espresse sul vestiario delle truppe dal giornalista più famoso del tempo,
l’inviato speciale per antonomasia, Luigi Barzini (allora non c’era bisogno di
specificare “senior”), che, mi sia consentito, forse, in quest’occasione, si fece
anche forte della sua esperienza personale di figlio di un sarto.
Col. Matteo Paesano
Presidente della CISM

