Page 79 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento 79
due paia di calzoni di tela crociata: durata un anno ognuna;
due farsetti di lana turchina: durata due anni ognuna;
due paia di stivalini: durata sei mesi ognuna;
un cappello di paglia: durata un anno;
un fazzoletto di seta nera: durata sei mesi;
Anche per i secondi capi, i sotto capi ed i comuni era in dotazione una serie
di oggetti di vestiario e di equipaggiamento la cui durata non era determinata,
ovvero:
un farsetto di cotone bianco;
un solino da marinaro;
stellette bianche su tela turchina;
stellette turchine su tela bianca;
bottoni di metallo giallo per pastrano;
un nastro di seta con leggenda in seta gialla per secondi capi, sotto capi, comuni
ed allievi macchinisti.
Il corredo dei sottufficiali era confezionato “sopra misura personale” mentre
quello per i secondi capi, i sotto capi ed i comuni veniva fornito in tre taglie
diverse.
Si riporta di seguito la descrizione dei vari capi di vestiario in dotazione.
Uniforme dei capi di 1^, di 2^ e di 3^ 78
Per i capi di 1^ il Regolamento prevedeva due sole uniformi, la “Gran di-
visa” e la “Divisa ordinaria” mentre per i capi di 2^ e di 3^ era prevista anche
una “Divisa da indossare a bordo delle R. Navi” la cui composizione variava a
seconda del grado di chi la indossava e più precisamente:
Gran divisa per capi di 1^: abito con spalline, cappello militare, panciotto di
panno turchino, pantaloni di panno turchino, cravatta nera, sciabola con cintu-
rino e dragona di seta azzurra ed oro, guanti;
Divisa ordinaria per capi di 1^: cappotto di panno turchino, berretto, pan-
ciotto di panno turchino, pantaloni di panno turchino d’inverno e di lanetta pure
turchina d’estate, sciabola e cinturino nelle circostanze previste.
Gran divisa per capi di 2^ e 3^: cappotto con trecce d’oro e seta azzurra, ber-
retto, panciotto di panno turchino, pantaloni di panno turchino, cravatta nera,
78 I capi di vestiario dei sottufficiali, pur essendo di loro proprietà a norma del regola-
mento, dovevano essere marcati all’interno con il nome ed il numero di matricola e
questo per ragioni di sicurezza in quanto i sottufficiali spesso non disponevano di al-
loggi separati a bordo e quindi dovevano conservare il proprio corredo nel sacco ve-
stiario che poi riponevano in rastrelliere comuni.

