Page 209 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                209


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               piloti di dirigibile , presso il Battaglione specialisti del Genio.
                  L’esperienza della guerra di Libia aveva dato all’Italia il primato nell’impie-
               go dell’aviazione quale mezzo bellico e tale circostanza determinò un interessa-
               mento da parte delle autorità governative per la riorganizzazione dell’Aviazione
               militare. Così, nel gennaio 1915, veniva costituito il Corpo aeronautico militare
               che, nell’ordine delle precedenze tra le armi e i corpi del Regio esercito, prese
               posto subito dopo l’Arma del genio. Con questa riforma l’Aviazione militare,
               divenuta autonoma, risultava essere ordinata sulla Direzione generale d’aeronau-
               tica, facente parte dell’amministrazione centrale della Guerra; sul Comando di
               aeronautica (dirigibilisti e aerostieri), da cui dipendevano il Battaglione dirigi-
               bilisti, il Battaglione aerostieri e lo Stabilimento di costruzioni aeronautiche; sul
               Comando di aeronautica (aviatori), da cui dipendevano il Battaglione squadriglie
               aviatori, il Battaglione scuole aviatori e la Direzione tecnica dell’aviazione mi-
               litare; sull’Istituto centrale aeronautico. Contemporaneamente si sanciva la sop-
               pressione del Battaglione specialisti, del Battaglione aviatori e dello Stabilimento
               di esperienze e costruzioni aeronautiche. Inoltre, veniva data anche soluzione al
               problema del personale aeronautico che fino a quel momento non aveva avuto
               ancora un assetto numerico sufficiente e stabile e uno stato giuridico ben definito:
               infatti, si introduceva un ruolo organico fissato per legge per il personale militare
               del Corpo aeronautico militare; istituito un ruolo del «personale civile speciali-
               sta tecnico per l’aeronautica» formato da 2 categorie (prima categoria composta
               da ingegneri e professori; seconda categoria composta da progettisti meccanici,
               sperimentatori, montatoristi e piloti di dirigibile); concesso ai militari, destinati
               in tempo di pace a prestare servizio a bordo di aeromobili (dirigibili, aeroplani
               e idrovolanti), un trattamento particolare di pensione. In attesa che fossero pub-
               blicate le disposizioni definitive per l’applicazione della riforma sanzionata con
               il provvedimento istitutivo del Corpo aeronautico militare, la Direzione generale
               d’aeronautica emanava, nel marzo 1915, tre circolari.
                  Con la prima circolare si stabilivano, in via provvisoria, le attribuzioni, le
               dipendenze e i rapporti dei vari comandi, corpi e direzioni del Corpo aeronautico.
                  In materia amministrativa e contabile, la circolare stabiliva il passaggio dei
               consigli d’amministrazione speciale per la gestione del materiale e per la gestione
               economica dei battaglioni soppressi ai nuovi battaglioni.




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                   Il corso aveva carattere essenzialmente pratico ed era ripartito in due parti: istruzione te-
                  orico-pratica di aerostatica e di aeronautica generale, da svolgersi presso il Battaglione
                  specialisti autonomo del Genio; istruzione pratica d’aeronavigazione, da svolgersi presso
                  i cantieri dipendenti sempre dallo stesso Battaglione. Vi potevano essere ammessi non più
                  di 15 tra tenenti e capitani dell’Esercito permanente delle armi di Fanteria, Cavalleria, Ar-
                  tiglieria e Genio.
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