Page 9 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Presentazione 9
cui compete anche il ruolo di direttore delle collane editoriali. Come membri
sono stati chiamati i capi degli uffici storici degli stati maggiori di Forza armata
e dei comandi generali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza che
ringrazio per aver accolto con entusiasmo l’iniziativa.
Inoltre, per garantire la massima scientificità delle pubblicazioni sono stati
invitati alcuni esperti, massimi studiosi delle scienze archivistiche e storiche a
cui va il mio particolare grazie per la disponibilità e il supporto che hanno già
fornito, e che forniranno in futuro, per la predisposizione e la realizzazione del
piano editoriale.
Si tratta di Paola Carucci (già professore di Archivistica e sovrintendente
dell’Archivio centrale dello Stato, attualmente sovrintendente dell’Archivio sto-
rico della Presidenza della Repubblica), Marco De Nicolò (professore di Storia
contemporanea presso l’Università di Cassino e del Lazio meridionale), Mariella
Guercio (professore di Archivistica presso la Sapienza Università di Roma),
Guido Melis (professore di Storia della pubblica amministrazione presso la
Sapienza Università di Roma), Antonella Meniconi (professore di Storia della
pubblica amministrazione presso la Sapienza Università di Roma) e Giovanni
Paoloni (professore di Archivistica presso la Sapienza Università di Roma).
La gestione organizzativa del disegno culturale predisposto dal Comitato
scientifico sarà affidata al Comitato di redazione, coordinato dal segretario di
redazione che svolgerà anche compiti di segreteria e di assistenza agli autori e,
ancora, curerà le attività di informazione e comunicazione dei prodotti editoriali
e l’organizzazione degli eventi pubblici previsti per la loro diffusione.
Prima di concludere questo mio breve intervento ritengo doveroso ringraziare
tutti coloro che in qualche modo hanno lavorato e contribuito alla pubblicazione
di questo lavoro che rappresenta il primo risultato del ben più ampio impegno
assunto dall’Ufficio storico dello SMD.
In primo luogo l’Autrice, la dottoressa Trani, nota studiosa di archivi militari
a cui in parte devo l’idea di questa nostra nuova avventura editoriale. Poi tutto il
personale dell’Ufficio storico dello SMD che ha sempre strettamente collaborato
con chi scrive nell’attività pubblicistica fino ad oggi realizzata, spesso sobbar-
candosi impegni supplementari in aggiunta a quelli istituzionali, senza il cui
apporto non saremmo stati in grado di dare vita alla nuova iniziativa editoriale.
Infine, un grazie particolare al capo Ufficio storico dello Stato maggiore
dell’Esercito, per l’adesione al progetto, ribadita nel suo intervento pubblicato di
seguito. E, nuovamente, ai professori Carucci e De Nicolò per aver partecipato
al presente volume con le loro presentazioni introduttive che attribuiscono ulte-
riore valore al lavoro.