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note arcHiViSticHe
n una breve ma esemplificativa nota del Generale Roberto Bencivenga , inviata
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all’Ufficio Storico il 2 gennaio del 1923, tutta la viscosità e la problematicità
I degli Uffici del Comando Supremo veniva evidenziata già nelle prime righe:
“La denominazione dei vari uffici del Comando Supremo durante la Guerra
1915=1918 non corrispose sempre ed in tutto alle rispettive funzioni, specie per
quanto riguardava le operazioni”. Il Generale proseguiva poi nell’indicare i compiti
spettanti all’Ufficio Segreteria del Comando Supremo e al Reparto Operazioni,
sottolineando tra l’altro la dicotomia tra le denominazioni degli uffici e le loro reali
attribuzioni. Il Bencivenga ricordava che “ad evitare lo spiacevole inconveniente
per cui il capo dell’Ufficio Segreteria era considerato dagli estranei quale un
segretario particolare del Capo di Stato Maggiore, il generale Cadorna ordinò che
si studiassero altre denominazioni; e così si ebbe per la Segreteria del Capo, la
ripartizione in Ufficio (o Sezione?) operazioni e Ufficio Affari vari” . Al di là del
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caso specifico descritto dal Bencivenga, la nota attestava la necessità, ancora nel
1923, a guerra finita, con il Comando Supremo sciolto il 1° gennaio del 1920 , di
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indicare le corrette denominazioni degli uffici e le loro reali attribuzioni, al punto
che il generale nelle ultime righe dovette puntualizzare che “gli ordini d’operazione
o direttive inviate alle armate fanno parte del carteggio dell’ufficio segreteria e
sono registrate nello speciale protocollo di questo ufficio”. Evidentemente qualcuno
aveva messo in dubbio il suo operato di capo dell’Ufficio Segreteria dal novembre
1915 all’agosto 1917 quando fu sostituito dal colonnello Melchiade Gabba .
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La schedatura analitica del fondo oggetto del presente studio ha dimostrato
tutta la difficoltà di riordinare un materiale tanto eterogeneo in quanto frutto spesso
dell’attività di uffici che cambiavano denominazione, oppure che dipendevano
prima da un reparto poi dall’altro. Inoltre, è doveroso ricordare che esso era stato
già oggetto di un precedente riordino nel 1975 frutto del quale è stata la stesura di un
indice di consistenza che divideva la documentazione in:
19 Una esaustiva nota biografica s.v. in G. Rochat, Bencivenga Roberto, in DBI, vol. 8 (1966), pp.
212-214.
20 La trascrizione integrale della nota in F. Cappellano- Basilio Di Martino, La catena di comando
nella Grande Guerra. Procedure e strumenti per il comando e controllo nell’esperienza del
regio Esercito (1915-1918), Caselle di Sommacampagna, 2019, p. 28. La nota è in AUSSME,
F-3, busta 55, c. 4.
21 V. Gallinari, L’Esercito italiano nel primo dopoguerra 1918-1920, Stato Maggiore Esercito-
Ufficio Storico, Roma 1980, p. 137.
22 A. Gionfrida, L’Ordinamento del Comando Supremo del Regio Esercito nella Prima Guerra
Mondiale, in Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio Storico, gennaio-dicembre 2013, anno XIIII,
n. 25-26, p. 206, nota 72.