Page 50 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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rudimentali palloni ad aria calda, di forma tetraedrica.   nistica. Infatti: “per citare situazioni più vicine alla nostra
                 Nel  1975,  alcuni  studiosi  della  International  Explo-  cultura, lo stesso Archimede, nel 212 a.C. espresse il con-
                 rer Society, fabbricarono una mongolfiera utilizzando   cetto dell’“aria rarefatta”, correlato al suo famoso “princi-
                 esclusivamente materiali che già gli indios di Nazca co-  pio”. All’inizio del 1200, Alberto Magno, o anche Alberto
                 noscevano, secondo i modelli raffigurati sulle terrecot-  da Colonia, figlio di un militare e maestro di S. Tommaso
                 te. La forma tetraedrica è la sola che si possa ottenere   d’Aquino, santificato a sua volta nel 1931 da Papa Pio XI,
                 semplicemente piegando un unico pezzo di materiale,   teologo e filosofo tedesco, aveva fatto innalzare una leggeris-
                 senza giunture. La cesta venne realizzata utilizzando   sima vescica gonfiata con alito caldo. Lo scienziato compiuti
                 fasci di totóra, la canna palustre del lago Titicaca, da-  i suoi studi a Padova, dove nel 1223 divenne domenicano,
                 gli stessi artigiani della tribù Uros che fabbricarono il   nel suo De Mirabilibus Naturae aveva già suggerito un primo
                 Kon Tiki, la famosa barca con la quale Thor Heyerdahl   metodo per far volare un involucro di papiro riempito con
                 navigò per quattromila miglia da Lima alle Isole della   zolfo, carbone e sale. Ruggero Bacone, scienziato e filosofo
                 Società. Il pallone, chiamato Condor I, di circa 2300   inglese (1214-1294) ipotizzò anche lui un grande globo di
                 mc di volume, fu affidato al pilota inglese Julian Nott e   rame “estremamente fine” che potrebbe essere riempito con
                 gonfiato sotto la guida di Doc Crane, specialista di “pal-  “etere atmosferico” o “fuoco liquido”, che avrebbe potuto
                 loni a fumo”, ovviamente usando legna, lana di lama   volare nell’aria “come un vascello sull’acqua”. Riprendendo
                 e altri combustibili non tecnologici e tipici del luogo.   gli stessi concetti, nel 1300, il monaco Alberto di Sassonia
                 L’aerostato, privo di qualsiasi strumentazione di volo,   (1316-1390), detto anche Alberto di Helmstedt, da non con-
                 salì maestosamente con due persone a bordo fino a 570   fondere con Albertus Magnus, come studioso della gravita-
                 metri  di  quota  e  ridiscese  senza  danni  venti  minuti   zione e di altri fenomeni fisici mise a confronto la leggerezza
                 dopo, mentre dalla navicella veniva gettata la zavorra   del cosiddetto “fuoco” o “etere superatmosferico” rispetto
                 caricata prima del decollo”. 4                        a quella dell’aria, e la leggerezza dell’aria rispetto a quella
                                                                       dell’acqua, per dedurne che, riempiendo di tal fuoco una
                 Tornando alle due ipotesi sugli eventuali mezzi aerei uti-  nave, questa avrebbe potuto galleggiare sulla superficie di
               lizzati per dirigere dall’alto quei tracciati circa quella rela-  separazione tra fuoco ed aria, così come un’ordinaria nave,
               tiva all’impiego di cervi volanti, va osservato che le scarne   ripiena d’aria, galleggia sull’acqua.
               fonti  disponibili  sembrano  in  varie  circostanze  alludere   Forse Leonardo da Vinci fu il primo a intuire il potere
               proprio a dei grandi cervi volanti, ottenuti con nervature   ascensionale dell’aria calda, come testimonia il suo girarrosto
               vegetali rivestite di un particolare tessuto simile alla seta.   ad aria calda  testimonia, ma nulla prova che ne avesse anche
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               Alcuni rinvenimenti in tombe hanno permesso di accer-   ipotizzato la costruzione di appositi palloni. Nel XV secolo,
               tarne l’elevata resistenza e la straordinaria leggerezza, su-  Giovanni da Fontana, 1390-1418, commentatore scientifico
               periore a quella degli attuali paracadute. Quanto ai palloni   italiano, riferisce dell’idea di un ignoto inventore che:
               ad aria calda, se ne è effettuata la verifica sperimentale,
               constatandone  la  perfetta  congruità.  In  questa  seconda   “progettò  di  costruire,  per  mezzo  di  spesso  tessuto  e
               ipotesi, i lunghissimi allineamenti potrebbero essere inter-  anelli di legno, una piramide di grandi dimensioni...
               pretati come delle rotte da seguire, tra un sollevamento e   alla cui base un uomo stesse seduto bruciando fram-
               l’altro, per un percorso rituale o propiziatorio.         menti di pece o sego o di altro materiale infiammabile
                                                                         per produrre un fuoco intenso e durevole al fine di cre-
                                                                         are una grande produzione di denso fumo… [e così] il
               Mongolfiera                                               fuoco avrebbe riscaldato l’aria all’interno della pirami-
                                                                         de facendola diventare più leggera e rarefatta”. 6
                 L’osservazione che l’aria calda si sollevava e con lei le favil-
               le e le falde di cenere suggerì l’idea di una macchina volante   Questa si può considerare come la prima esauriente de-
               basata sullo sfruttamento di tale fenomeno sin dall’età elle-  scrizione  di  un  pallone  ad  aria  calda,  anche  se  frutto  di
                                                                       immaginazione e non corrispondente a una macchina real-

               4   Cfr.  W.H.  IsBel,  The  Prehistoric  Ground  Drawings  of  Peru,  in
               Phoyographie  und  Forshun.  The  Contex  in  the  Service  of  Science,   5  Codice Atlantico foglio 21r.
               1978.                                                   6  La citazione è tratta da M. MAjrAni, Aerostati…, cit.




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