Page 51 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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buona dose di taffettà e di corde e ti mostrerò uno dei più
sbalorditivi fenomeni al mondo!”. I fratelli iniziarono così a
lavorare assieme al fantastico progetto di far innalzare un
uomo nell’aria, realizzando un involucro di circa 30 m³ che
subito sollevatosi il 14 dicembre dello stesso anno sfuggì al
controllo cadendo a un paio di km di distanza.
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Pertanto: “temendo che l’invenzione potesse essere co-
piata da altri, i primi tentativi furono svolti in gran segre-
to. Tuttavia, i fratelli informarono ben presto l’Accademia
delle Scienze. In una lettera del 14 dicembre 1782, indiriz-
zata all’amico Nicolas Desmarest, chimico e mineralogista,
i Montgolfier, quasi dimostrando di possedere capacità di-
vinatorie sul futuro, scrivevano:
“Voi conoscete la nostra casa, abbiamo preparato la no-
stra macchina nel giardino nuovo; prima che potessimo
7 Per una cronaca dettagliata dell’evento cfr. F. de sAint fond, De-
scription des expèrience de la machine aerostatique de MM. De Mon-
tgolfier, Paris 1783, parte seconda Les expèrences.
A fianco: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, foglio 21r.
Sotto: Louis-Léopold Boilly, ritratto dei fratelli Montgolfier, 1790 ca.
mente costruita. Non ebbe, tuttavia, non solo alcun seguito
ma neppure significativa attenzione, dimenticato del tut-
to fino all’ascensione dei fratelli Montgolfier sul finire del
‘700. Per la storia, infatti, il primo sollevarsi di un pallone
ad aria calda di notevoli dimensioni avvenne il 4 giugno
del 1783, ad opera dei fratelli Montgolfier. Stando alle sue
memorie, Joseph Mongolfier, 1740-1810, in una rigida sera
del novembre del 1782, trascorsa dinanzi al camino fanta-
sticando sulla conquista della fortezza di Gibilterra, rivela-
tasi inespugnabile da terra e da mare, immaginò un assalto
dall’alto, con attaccanti sollevati in aria come le faville che
vedeva innalzarsi dal ceppo che bruciava. Studiando me-
glio la questione giunse a supporre che proprio nel fumo
che saliva nella canna vi fosse un qualche gas leggerissimo
origine del fenomeno. Per verificare l’ipotesi costruì una
scatola con i lati di legno sottilissimo coperto da un leggero
tessuto, di poco più di 1 m³, ponendola sopra un effime-
ro fuoco di carta. La scatola si sollevò confermando così,
se non proprio la ragione, la dinamica della sua intuizio-
ne. Convinse immediatamente il fratello Jacques Étienne
Montgolfier, 1745-1799, a partecipare alla costruzione di
un grande contenitore dicendogli: “Presto, procurati una
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