Page 71 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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nache coeve si ritrova menzionata ancora una trentina di ombrello, privo di foro superiore che più tardi lo stesso
anni dopo. Purtroppo, non disponendo di ulteriori detta- Garnerin applicherà risolvendo l’inconveniente.
gli, quel lancio non è considerato il primo della Storia. Per Strana invenzione che anticipa il mezzo aereo o che, im-
riscontrare un lancio sicuramente avvenuto si deve atten- plicitamente, conferma l’esistenza di qualcosa in grado di
dere l’ultimo scorcio del XVIII secolo quando Sebastien sollevarsi dal suolo, magari sporadicamente! Del resto, ol-
Lenormand, in seguito professore di tecnologia a Parigi, ne tre ai grandi aquiloni, oltre ai rozzi aerostati ad aria calda,
costruì uno e, soprattutto, trovò il coraggio di sperimen- già dal XIII secolo si conosceva un terzo congegno, che
tarne l’impiego. Dando prova di temerarietà piuttosto che avrebbe consentito di sollevarsi, senza dubbio pericolosis-
di fiducia nella sua invenzione, il francese saltò dalla torre simo, ma il solo mezzo che avrebbe portato sette secoli
dell’Osservatorio di Montpellier, nel 1783, dinanzi ad una dopo l’uomo sulla Luna: il razzo.
discreta folla fra la quale vi era anche Montgolfier. Ma per
trovare l’utilizzo del paracadute in un lancio aereo si deve
attendere il 22 ottobre del 1797, quando Jaques Garnerin Nella pagina a fianco: la prova del paracadute di Sebastien Lenor-
si gettò da un pallone. La discesa non fu priva di rischi mand nel 1783 a Montpellier.
per le forti oscillazioni causate dall’instabilità del grande In alto: il dispositivo elaborato dal Garnerin e da lui provato nel 1793.
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