Page 135 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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presto intervennero gli stessi
pontefici e papa Alessandro II
(1010-1073) giunse a promette-
re, nel 1063, l’indulgenza per
tutti coloro che avessero com-
battuto per il trionfo del cri-
stianesimo nella Spagna. Dal
canto loro i sovrani garantiva-
no ai partecipanti il possesso
delle terre conquistate. Attratti
dalla duplice ricompensa, in-
numerevoli diseredati corsero
ad arruolarsi. Grazie all’inces-
sante disponibilità umana da
quel momento le campagne si
susseguirono senza soluzione
di continuità e alla: «fine del
secolo XI l’idea della guerra
decretò il definitivo abbandono dei dongioni, equivalenti a santa era stata così messa in pratica. Cavalieri e soldati cristia-
mastodontici sarcofagi. ni venivano incoraggiati dalle autorità ecclesiastiche a lasciar
Prima della capacità di costruire opere difensive più da parte le loro meschine dispute per andare a combattere
elaborate, occorreva disporre delle necessarie conoscenze sulle frontiere della cristianità contro gli infedeli». 21
culturali per concepirle, esulando il più elementare castello La grande epopea si concluse nel 1096, ma fin dal 27 no-
propriamente detto, dall’abituale e tradizionale esperienza vembre dell’anno precedente Urbano II (1040-1099), aveva
dei mastri muratori. Appunto in quello scorcio storico la tra-
volgente iniziativa della Crociata, fornì straordinari suggeri- 21 Da S. RUNCIMAN, Storia..., cit., vol. I, p. 80.
menti ai principali artefici della coeva architettura militare.
4.3. Suggerimenti levantini
Da tempo la Chiesa si era resa perfettamente conto che
la sua predicazione pacifista non riusciva a scalfire minima-
mente le bellicose consuetudini della società scaturita dalle
invasioni barbariche. Tentò allora di canalizzare e coalizzare
quelle energie aggressive verso finalità che, se non altro, sa-
rebbero tornate a suo vantaggio. Prese così concretezza il con-
cetto di: «guerra santa, cioè la guerra condotta nell’interesse
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della Chiesa, [che] diventò lecita anzi perfino desiderabile».
Le prove generali dell’inedita manifestazione polemologica si
effettuarono nella Penisola Iberica, ovviamente contro i Mu-
sulmani, a partire dall’avvento del secondo millennio. Ben
20 S. RUNCIMAN, Storia delle Crociate, Torino 1976, vol. I, p. 74.
Nella pagina a fianco: veduta aerea del castello normanno di Lagope-
sole, Potenza.
In alto: il castello normanno di Casaluce, Caserta.
A fianco: raffigurazione artistica del XIX sec. dei cavalieri normanni.
parte quarta - dai normanni agli svevi 13 1