Page 137 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
P. 137

126                                           NAMCOCUZZJ

             doli o  perlomeno tentando di risolverli. Dinanzi a ule scenario, venne meno
              una seria e concreta proposta delle slnlstre, le quaiJ non andarono molto okre
             nlcunl  slogan e  prese di  posizione di  principio.  l  programmi  delle  sinistre
             sarebbero stati vincolati a  un'attenzione eccessiva verso la  situazione politica
             contingente,  come fu  il  caso del  PCI,  oppure  a  disegni  di  massima  difficil-
              mente  realizzabiJi,  fmanco  utopiStid,  come  nel  caso del  PSI.  Il  risultato  di
              tutto ciò fu  l'esclusione delle sinistre italiane dai processi di ricoscruzione del
              Paese. Mancando una credibìle controparte, la gestione della ricostruzione fu
              materia  esclusiva  delle  classi  dirigenti  economiche,  dei  poteri  industriali  e
             finanziari  italiani.  Paradoss:1lmente,  la volont.à  di PSI  e· PC!  dl coinvolgere le
             classi lavoratrici nel processi di ripresa economica fu la causa stessa delta  loro
             esclusione. Scrive Casuonovo: •Almeno sul versante della politica economica,
             i  partiti  della  sinìstra  furono sconfini,  prima ancora cbe dagli avversari,  dal
             loro stessi errori di valutazione, daUe divisioni interne, e soprattutto dalla loro
              incapacità  di  proporre una  poUtlca sostitutiva  a  quella dei ll.beristl,  che non
             fosse solt:anro una formula  t:anica o un'esercitazione ideologica senza tempo e
             senza spazio" (2)_
                 L'aspetto più epidermico e  maniresto della  visione delle sinistre  italiane
             sull.a  ricostruzione fu  l'interpretazione  che  esse diedero  al  termine stesso.
              Rlcoscruzlone Intesa, cioè, come "costruire di nuooo" oppure come "costruire
              f!X nooo• ? Due erano quindi le alternative che si presentavano nell'Italia libe-
              rata e democratica. Da  un  lato, riportare l'Italia allo stalus quo ante la guerra
             e  il fascismo, ricreando, anzi restaurando, gli antichi ord!namentl liberali, con-
              L'lmlnati  magari  da  quello staralismo fascista  sopravvissuto al  conflitto e  alla
             caduta del  regime.  In  pratica,  la  ricostruzione-restaurazione avrebbe ripropo-
             sto nel  Paese quell'antico blocco dominante dJ origine crispln.a, nato alla flne
             del  secolo  precedente  dalla  sinergia  tra  Il  latlfondlsmo  merìdionale e  l  ceti
             industriali  del  nord  all'insegna  del  protezionismo doganale;  un  blocco
             sostanzialmenre riproposto - anche in termini  protezionistici celati dietro  la
              reazione  autarchica alle sanzioni - dal  Regime fascista.  l 'alternativa  a  tale
             disegno era la •costruzione ex novo" di  un'Italia diversa e contraria alle prece-
             denti, con nuove caratteristiche economiche e  sociali di stampo, come veniva
             allor-.~ definito, •progressivo"! un1talia, quindi, dove le c:lassllavorattid avreb-
              bero abbandonato i  ruoli di oggetti per divenire soggetti e  parte determinante
             della  gestione  dei  fattori  produttivì.  A tale,  retorica  domanda,  Nennl  e
             Togllattl  risposero, a seconda della situazione politica contingente, con diver-
             se prese di  posi'Zione.  Nella  fase collaborativa  con la  DeiTlOCr.lZia  Cristiana,
             questa  ~lzione delle sinistre si esplicitò  in  una sona di  "vigilan2a" contro
             qualsiasi deriva  reazionaria:  dopo il maggio  1947  e  la  fine  del tripartito,  la
              posizione divenne  un'accusa, continua  e  talvolta  r!petitiva,  lanciata  contro  U
             governo dai banchi dell'opposizione.  In quest'ultimo caso, la  com.rapposlzione
   132   133   134   135   136   137   138   139   140   141   142