Page 26 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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16 ENRICO PINO
meno disannata. Partendo da questa prem.essa è ben comprensibile 11 lr.lvaglio
che visse l'Esercito, come peraltro le altre Forze Annate, nel momento in cui
era necessario porre le basi per la sua rinascita. Tralasciamo il faticoso cam·
mino che dovette essere percorso sul piano dottrin:tle, organico e addestratl-
vo, che è gid stato delineato in precedenti convegni da pane dei miei prede-
cessori all'Ufficio Storico. Appare, invece, opportuno accennare ad alcune - e
sollanto alcune - grosse problematiche che accompagnarono e consentirono
la ricostruzione materiale dell'Esercito e che ebbero anche influenza sull'eco-
nomia del Paese, coinvolgendo in un proficuo dibattito l quadri milita.ri, che
In numerose occasioni offrirono un notevole contributo di pensiero. lnnan-
:tituno è da considernre fondamentale per le Fo~e Armate la scelta di aderire
all'Alleanza Atlantica presa dal Gabinetto De Casperi. Tale decisione fu la
chiave di volta C'he consenll di venir fuori dalla difficile situazione derivante
dal lr.!Uato di pace, poiché permise di superare i condizionamenti politici
interni e lntemaz:ìonalL Far parte dell'Alleanza, infatti, signi.fìcava in pratica
ricevere assistenza militare, con prospettive di poteru:lamenro e di ammoder-
namento dei materiali che la stessa alleanza richiedeva; e significava altreSì
modillcare di fano alcune pesanti imposizioni.
Il 12 aprile 1949, a pochi gioml dalla flnna del trattato, venivano delineati
gli indiriz.zi di sviluppo delle Forze Armate; l successiVI, dramma[Jcl awenimen-
li ln Corea indussero il Governo ad aumentare .sostanzlalmenre Il bilancio della
Difesa, con una assegnazione straordinaria di dodici miliardi. Ovvi.amenre,
lo sce.narlo geostrategico, completamente murato dalla fine della guerra,
Imponeva la risoluzione di una serie di problemi di natura apparentemente
diversissima, ma tutti concatenati fra dJ loro. L'ingresso in una entità milil'llre
sovranaz.ionale richiedeva la necessità di intervenire sulla dottrina, sugll otg;~
nici e soprattutto sul materiali. SI tranaV3, In pratica, dJ ripartire da zero o
quasi, anche perché far parte deii'AUeanz.a non significava partecipare sempli·
cemente ad uru~ coallz.ione con uno strumento bellko proprio, ma integrar.;!
in un sistema difensivo-offensivo in rui necessariamente bisognava rivedere,
adeguare, standardizzare tuuo per rendere Il proprio apparato amalogJco a
quello con C'Ui si doveva operare. l primi passi della ricostruzione sul piano
militare, una volta entrati a far parte dell'Alleanza Atlantica, furono segnati
dalla Orma, il 27 gennaio 1950. degli accordi bllaterali con gli Stati Unltl per la
mutua assistenza difensiva (M.A.P.), in base ai quall l'armamento pesaote
eccedente l limiti fissati d11l trattato di pace veniva fornito dagli USA; e
i'Ese~lto beneficiò di parte del milillrdo di dollari sunziato in materiale belli·
co. Il riarmo, però, non poteva cenamenre basarsi soltanto su tale apporto,
costituito, fl'll l'ahro. In gran pane da residuaù della guerra. Né gli aiutl erano
paragonabill, al momento, alla t:orsa al riarmo che si suva atllWldo nel bloc·
co orlemale, corsa che suscitava apprensione per il rapporto delle forze

