Page 41 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
P. 41
l'AEIIONAunCA E LA RIPRESA 31
Con l'inserimento dell'Italia nel Patto Atlantico dall'aprile 1949 e ratific:uo
nell'agosto dello stesso anno - e con i compiti che l'Alleanza le assegna per
la peculiare posizione ,geografica - l'Aeronautica vide beneficamente influen-
zati i suoi problemi ricosuuttivi, pur perdurando le clausole limitative del trai·
tato di pace.
Mentre, nel periodo precedente, l'attività ricostruttiva e funzionale aveva
avuto carattere essenzialmente addestrativo, nella nuova situazione creatasi
col Patto, essa si veniva orientando verso la parte operativa bellica, sia pure a
carattere difensivo.
Questi sforzi naturalmente dovevano tener conto delle disponibilità dì
bUancio, messe in relazione con altre necessità della ricostruzione nazionale,
delle vaste e svaòate ripercussioni e interferenze sull'economia generale e
sulle condizioni sociali del Paese.
Già aUa ftne del 1949. venne realizzata una trasfonnazione radicale e si
realizzò un sensibile progresso derivato dalle fomirure di velivoli ed apparati
elettronici da parte degli alleati. lni~iarono contarti con le aeronautiche più
evolute e incremenrl di bilancio stanziati negli anni immediatamente successi-
vi consentirono una ripresa in tutti i settori.
In particolare fu ricostruito patte del patrimonio demaniale, dai piccoli
aeroporti con piste erbose di circa 1.000 metri sì passò alla progettazione e
realizzazione di grandi aeroporti con piste in cemento di oiLre 2.500 metri,
dotati di sesvi:zi tecnici indispensabili per l'attività di volo.
Nel settore delle scuole furono riorganizzate quelle di reclutamento e
quelle di perfezionamento, ci fu un impulso per le scuole di voto e per gli
specialisti con l'adozione di criteri nuovi e razionali per far fronte alle esigen-
ze di reparti. La ricostruzione delle scuole consenti di risolvere il problema
dell'Invecchiamento dei quadri e furono create le premesse per la ricosrituzio-
ne di una riserva aeronautica.
Grandi progre;si furono effettuati neU'attività addestrativa dei reparti che
dovettero superare gtaVii difficoltà derivanti dalla complessità dei nuovi program-
mi addestrativi, dalla variegata tipologia dei velivoli in dotazione, dalla verustà
dei materiali e dalla penuria di pani di ricambio. In breve tempo i piloti furono
in grado dl passare dai vecchi velivoli convenzionali al primi velivoli a reazio-
ne di provenienza aUeata, e di p-artecipare alle esercitazioni intemazional.i.
Nel campo industriale furono affrontati due problemi fondamentali: il
primo fu quello di creare le premesse per la ricostruzione di un'industria
aeronautica effideme, anche se di proporzioni ridotte, il secondo di realizzare
un rapido aggiornamento tecnico. Questi obiettivi furono raggiunti nel marzo
del 1950 con l'arrivo in Forza Armata del primo velivolo a reazione, il OH.
100 • Vampirr!' che consentl a.lla Macchi ed alla Fiat di costruirne centocin-
quanta su licenza e di acquisire un lmow-bow industriale del tutto nuovo.