Page 40 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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l Reparti da caccia vengono lnlSferiti risperùv11mente:
- 4° Stormo, su P-38 "lighcning" da Le(·ce a Capodichino;
- 5° Slormo dotato di velivoli 'Spitfìre IX" e l'S" Stormo su MC 205 a
Orio al Serio;
- 51 a Stormo do1.0110 di velivoli Spitfìre a Vicenzn.
Nel nov-embre del 1948 viene ricostituito, a Bari Pale'ie, Il 30° Stormo con
velivoli 'lightning".
Gll idrovolanti Cant Z 506 e 501 e l Fiat Rs-14 delle Squadriglie dei quat-
tro Gruppi 82°, 33°, 84° e 85° sono dislocati a Vigna di Valle, Taranto,
Brindisi, Venezia, Augusta ed Elmas per :Jssolvere l compiti di soccorso aereo
deriV:Jti dall'adesione nel 1946 dell'Italia aii'ICAO (Agenzia dell'ONU costitui-
tasi <.'On Il compito dj risolvere tuue te problematiche comuni e di Slandardiz-
zazionc dell'aviazione civile).
Sempre nel 1947 cominciò l'ammodernamento della linea di volo. Gli
Stati Uniti cedettero numerosi vellvoli tra i quali rìco.rdlamo un centinalo di
velivoli Stinson L-5 per le scuole di volo di primo periodo, seguiti l'anno suc·
cessivo da circa duecento velivoli North American T6. inoltre furono acquisiti
una dozzina di C47 e C53 e centoventi velivoll Beechcraft C-45, tutti velivoli
da trasporto medio. A qu~i seguirono i velivoli adattatl alla lotta antisom·
mergibile CURTISS S82C-5 •Helldlver".
Parimenti fu elmo Impulso alla ricostruzione delle basi aeree, dei deposl.tì,
del magazzini, della rete di telecomunicazioni, utlliuando al massimo Il m:ue-
rL'lle di volo residuato di guerra, quello avuto in cessione dagli Alleati e quel-
lo che l'industria aeronautica nazionale poteva fornire e l'Aeronautica intensi-
ficò l'addestramento Iniziale ed il riaddesrramento del personale di volo.
Inoltre furono rlorganlnate le scuole di piloraggio, nonché le scuole per
la preparazione degli specialisti.
L'Accademia Aeronautlca riprel>e la sua funzione dì istituto di reclutamen-
to e di formazione degli ufficiali piloti di c-.uriern e la Scuola di Guemt Aerea,
quella ili massimo istituto per l'agg.ìOmomento della cultu.ra professionale dei
capitani e del tenenti colonnelli.
Anche l'industria aeronautica nazionale inizia una lenta ripresa, con la pro-
duzlont: di alcuni velivoli lrJ l quali ricordiumo I'MB308, primo velivolo di unu
lunga serie dell'ing. Enrulnno Ba.:aocchi e I'Ambrosini 57. La Fiat produce il G59
e l'addestr.ttore G46. la Pìaggio reall.:a:J ìl P 148, addestratore a posti alflllncatl
che venne utl.lizzato dall'Aeronautica Militare per la sele2lone di primo periodo
per circa venti anni e il P-136 un piccolo anfibio che, :LSSeg:nato ol reparti del
Soccorso Aereo, viene impiegato prevalentemente per addesuamento.
Nonostante gli sforzi compiuti nei primi anni del dopoguerra, la situazio-
ne dell'Aeronautica MiUtare non consentiva di poter definire la Forza Annata:
oper.ttivamerue efficiente (situazione di dettaglio anno 1949 tabella n. 1).