Page 48 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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LA RICOSTRUZIONE DELLE INDUSTRIE DELLA DIFESA






                                                      ANDREA  CURt\MI

              Nell'opera di ricosuuzione dell'industria bellica in Italia nel secondo dop<r
          guerra, s.i  possono  individuare  tre  periodi distinti,  ciascuno caranerizzato dal
          diverso atteggiamento che le porenze vindtrici ebbero nei confronti dellltalia.
             TI  primo periodo è  quello deUa sconfitta e  corre dall'armistizio alla flllT1a
          e  la  successiva  ratifica  in  Parlamento del Trattato di  Pace,  il 31  luglio del
          1947; il secondo dura fmo al superamento delle limitazioni militari in seguito
          alla dichiarazione !ripartita del Consiglio Atlantico di Onawa del 26 settembre
          1951 con la quale Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna annullarono le clausole
          militari del Trattato stesso, mentre il terzo occupa gli anni successivi.
              [n queste brevi note ci occuperemo solo di quanto avvenne fino ai primi
          anni cinquanta  nel settore  terrestre  e  soprattutto in  quello a.eronautico, che
          furono  i  comparti  pill colpiti  dalla  sconfitta.  Trascureremo  la  cantieristic-.1
          navale poiché questa fu solo in minlma parte toccata dagli eventi post-armisti-
          zialì in quanto,  ad esempio,  i  cantieri navali  di Taranto ricevettero  il  primo
          ordine dalla Marina  inglese  per due bacioi galleggianti da 800 tonnellate già
          nel  marzo del  1944 e  al va.ro del secondo di questi (il 17 aprile 1945) seguì
          dopo due giorni l'impostazione di altri  due da 750 tonnellate, quindi di  un
          altro nel giugno del 1945 e successivamente nel 1946 della motonave Sises da
          10.000 t per la compagnia Italnavi di Genova.
              Anche  gli  altri  cantieri  maggiori  non  ebbero  problemi di  continuità di
          lavoro,  con la  curiosità  che a  tenere  impegnati  gli  scali  e  l  lavoratori della
          "rossa·  La Spezia contribuì anche l'Unione Sovietica con una commessa per
          ben undici grossi rimorchiatori nel 1946 ( 1).
          PJno al Trattato di Pace
             Questo periodo  fu  carauerizzato  da  un  non  univoco  atteggiamento
          italiano.  tnfalli, da un lato, i diplomatici e  l poliùci miravano a far recuperare
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