Page 83 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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n MARCEU.O OEU.'OMODAAME
da Sfona alla proposta franco-americana di un'unione doganale aperta a tunl
gli star! europei c d1 acc'ordi di smbilizzazione monetaria tra loro. Di fronte al
rifium degli altri stati negoziatori, l'halia e la Pranda cominciano tra loro un
lungo negoziAto che si conduderà il 26 marzo 1949 con la firma a Parigi di un
traaato doganale, dopo che un anno prima, il 20 man.o 1948 a Torino, i due
ministri degli E.~teri Carlo Sforza e Georges Dlclaull hanno raggiunto l'accordo su
tre documenti fondamentali per le relazioni economiche tra l due sratl (protocol-
lo sull'unione doganale; accordo commerciale; protocollo sul pagamentO t~l.
L'atto più importante dell'incontro eli Torino non è però la firma deì tre
documenti, quanto piuttosto l'llnnuncio di 13idauh dcl passo diplomalì<:o rom-
piuto lo stesso giorno dai governi francese, britannko e statunitense presso il
governo sovietico per la restituzione all'Italia del Territorio Libero di Trieste.
Siamo alla vigilia delle elezioni politiche italiane del 18 aprile 1948 e l Tre
Occidentali intendono cosi dimostrare il loro Impegno a favore dcll1talla,
anche se quest'ultima ha declinato l'invito a panecipare al neg02:iato che si è
concluso appena tre giorni prima, U 17 m:trzQ 1948, con la firma a Bruxelles
del tranato dell'Unione occidentale (il Pauo di Bruxelles) tra cinque stati
(Belgio, Francia, Gran Bretagna, lussemburgo. Paesi Bassi). Il rifiuto dell'Italia
~ pit!namente comprensibile se si tiene presente l'incertezza sul risultato elet-
torale e la posizione vagamente neutralista in campo militare assunta dai par-
titi governativi nel corso della campagna elenornle m. Vime le elezioni, Il V
governo De Gasperi (1° giugno 1948) ribadisce la scelta europea dichiarando
di voler raggiungere con la Francia l'unione doganale e con gli altri stati euro-
pei unioni regionali o accordi economici.
Ma questa scelta europea è ancora parz.iale. Deve passare più di un mese
perché il governo italiano elabori una proposta compiutamente europea- È il
ministro degli Esteri Sforza a lanciare l'idea dell'unificazione europea neUa
prolusione sul tema "Come fare l'Europa", che tiene il 18 luglio 1948 aU'Uni-
versit;\ per stranieri di .Pemgia, della qu<Jie è Renore. Egli affennn che il futuro
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de11 1L<1lia è legato all'unione dell'Europa e che essa è pronta a limitazioni di
sovranità alla sola condizione che anche gli altri suni facciano lo Sless<>; dichiara
che la soluzione per garantire la pace e rar scomparire la guerra è l'Europa
federale, cioè superare gli stati nazionali e su di essi instaurare la federnzione
europea: aggiunge che la nuova Europ:1 deve essere apena a tutti, anche alla
Gennania; critica le unioni parziali come il Patto di Bruxelles e auspic:J. l'unione
federale con rurre le conseguen7.e che es,<;!! compona. politiche. economiche e
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sociali < ). Sforza inviu un Memor:mdum in questo senso al governo francese il
24 agosto 1948 e a nmi i governi degli Stili membri deii'OECF. il 27 ottobre
1948 m. Ma è solo con la Fr..tncia che il negoziato inizia, per concludersi il 26
marzo 1949 con la fìrma dd già citato trauato dog:male.