Page 87 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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più allo dell'influenza dell'Italia nel movimento per l'Integrazione europea m>.
In effetti, riconosciuta la matrice spinelliann, si deve però dire che l'art. 38
costituisce più un'opzione che una certezza federalista, dato che la decisione
tra soluzione federale o conft!derale è rinviata ad un ulteriore negoziato.
Ceno, sotto l'inlluertlll di Spinelli la politica "europea• di De Gasperi è diven·
tata •europeistica", ma qucsra evoluzione crova per assurdo la sua spiegazio-
ne nel principio nazionalistico: la fonnuia federale darebbe all'italia un ruolo
più forte nella politica europea di quanto non le consenta la relativa debolez-
za della sua economia.
B in questa prospettiva che va vista l'azione italiana contro il "Plano•,
presentato Il 19 m:uzo 1952 ch1l ministro degli Esteri briLOnnlc:o Anthony Eden,
di fare delle lstituwnl del Consiglio d'Europa le ìstiru:tlonl della CECA, della
CED c di ogni altra futura Comuni~ europe-.s, cioè in pratica di realizzare
l'unilìcazione politica europea nell'ambito del Consiglio d'Europa. Ora, secon-
do De Gasperi, quCS(o "Piano• ha invece come obieaivo quello di impedire
lo sviluppo federale dell'Europa. Ecco quindi l'iniziativa franco-italiana per
fare dell'Assemblea comune della CECA l'Assemblea costituente prevista
daJJ'art. 38 del 1r.1aato CED (l'Assemblea ad hoc) con il compito di elaborare
un proge!to di trattato che istituisca la Comunità politica europea (CPE).
L'Assemblea ad hoc ini:r.ia i suoi lavori ìl 15 settembre 1952 e li termina il 9
marzo 1953, approvando con 50 si e 5 astensioni (32 assenti) il progetto della
CPC. Secondo questo progetto la nuova Comunit:l ha carauere sovranaziona·
le; è fondata sull'unione dei popoli e degli stati; è Indissolubile; estende la
sua competenza sulla politica eslera, la difesa, la politica economica e finan-
ziaria, assorbendo gradualmente la CECA e la CED; ha come obiettivo sul
piano economico la cte'JZione di un mercato comune basato sulla libera cir-
colazione dei capitali, delle persone, delle merci; ha come ìstiruzioni un
Parlamento bicamerale (composto da un Senato di 87 membri designati dai
Parlamenti nazionali e da una C;unera dei popoli di 268 membri eletti a suf-
fragio universale diretto), un Consiglio esecutivo europeo, un Consiglio dei
ministri nationali, una Corte di Giustizia, un Consiglio economico e sociale.
Consegnato Il 10 mano 1953 al sei governi, questo progetto provoca
subito profonde divergenze tra essi. De Gasperi e Il cancelliere tedesco
Konmd Adenauer lnsiscono perché lo si approvi al piO presto, consideram la
situazione Internazionale In pieno movimento (morte di Stalin il 5 marzo
1953, proposta di Churchlll di una conferenZll del Quattro Grandi, rivolta del
17 giugno 1953 a Berlino-Est). li presidente del Consiglio francese Georges
Bidault e Il presidente del Consiglio belga Pau! v:1n Zeeland avan1.ano invece
forti dubbi su!Ja valldìlà della soluzione federale e chiedono un nuovo trattato,
S05tenendo che la nuova Comunltà non deve essere un super-Stato, ma un'asso·
da:r.Jone dJ uguaiL La verità è che - come ha scritto lo ~tesso SplneUl (16) -