Page 86 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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IL CONTIUBUTO OELI.'Il'AUA VEKS0 UN'INTI!CRAZJO)olll l!liiiOPI!A 75
tedesco e sul "Piano Pleven". lnfalli, De Gasperi pòma è favorevole alla propo-
512 americana eli una forza integrata atlantica con la partecipazione tedesca, poi
acteua l'Idea dell'esercito europeo, perché si convince che la srrunura eli questO
esercito può divenire una base pennanente per gli Suui Uniti d'Europa ~>.
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u posizione italiana nel negoziato, che poner:l il 25 maggio 1952 alla
fuma a Parigi del tranaro che lstirui.sce la Comunilà euroJX>a dl difesa (CED), ~
improntata quindi ad una visione federale del problema della difesa (bilancio
comune), secondo il prlndpio sostenuto esplicilamente da Sforza in onemp<. ....
ranza all'an. !l della Costituzione di cedere ad un organo sovranazionale parte
della 5Qvranilà. È in quest:l prospellivn - e souo l'influenza di Altiero Spinelli,
consigliere in questo periodo d.i De Gasperi - d1e il 9 ottobre 1951 il negozia-
tore italiano lvan Matteo Lombardo presenu un Memorandum in cui si propo-
ne l'istituzione dJ una federazione basata sull:t difesa ed imperniata su un'As-
semblea rappresenl3tiva eletta a suffragio universale e dotata di polerl di con-
tfollo e di intervento sul bilancio. Per raggiungere questo ohleulvo, nel
Memorandum si propone l'introduzione di un'imposta europea per AnanzJarc
il bilancio comune della difesa. Poi. la delegazione italiana fa marchi Indietro
su questo punto determinante, proponendo il 15 novembre 1951 che il bilan-
cio comune sia limitatQ alle spese per lo SIJ!to Maggiore integrato e per la
Scuola di Guerra e che rutte le altre spese siano finan?.iate dJli singoli bilanci
nazionali posti sotto il controllo dci Parlamenti nazionali. Questa marcia indie-
IlO si spiega con i timori avanzari dai minl.sleri del Bilancio e delle Finanze di
un aumento delle spese militari e l timori del ministero della Difesn e dei mili-
tari in generale che la panecìpazione all'esercito europeo comporti un:s mino-
re importanza str:uegica del Mediterraneo ed una minore presenza itallana
nella produzione di annamenti. Anche se neiJ'inlenzlone italiana la nuova
soluzione proposta per il finanziamento del bilancio comune è solo tempora-
nea, In attesa della realizzazione della federazione, il negoziato si conclude su
questo punto con l'nccettazione del prindpio che il bilando comune sia 1:1
romlllll dei bilanci nazlonali: di fatto la soluzione meno comunitarill possibile.
Eppure Il governo italìano non rinunda a sostenere nel negoziato la
soluzione politica federale suggerita da Spinelli. Nella riunione dell'Il-Il
dicembre 1951 a Strasburgo De Gasperi, che or;~ è anche ministfo degli E.<;teri,
rilancia la pane politica del Memor.tndum italiano del 9 onobre 1951 e pone
al suoi colleghi la questione politica fonclamentale: la net:essirà di :~rriv.are
attraverso l'esercito europeo all'Unione politica. Secondo lui, infani, gli orga-
nismi dell'integrazione economica (la CECA) e di difesa (la CED) non sono
vitali senza una base politica ed è quindi neccssnrlo un potere politico: per
questo è indispensabile che l'Assemblea rappresentativa e politica, prevista
all'an.. 38 del trattato CED, s1udi la creazione di una Comunità politica euro-
pea (CPE). È stato sostenuto che l'an. 38 del trattato CED rappresenta il punto