Page 52 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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L’EROE SENZA NOME                                                        Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio



















































            Le pagine del settimanale “Il Dovere” diretto dal colonnello Douhet dedicate al dibattito sul Milite Ignoto

            impedirne il riconoscimento. Nel luglio del 1920, men-   nostro Soldato: tutto. Dall’ingiuria gratuita dei politi-
            tre l’opera della Commissione era ancora in pieno svol-  canti e dei giornalastri che […] sino dal principio, co-
            gimento, come già anticipato, fu il colonnello Giulio    minciarono a meravigliarsi del suo valore, quasi che gli
            Douhet, durante una seduta del Consiglio direttivo       italiani fossero dei pusillanime, alla calunnia feroce di-
            dell’Associazione Reduci intitolata a Giuseppe Gari-     ramata per il mondo a scarico di una terribile respon-
            baldi, a lanciare l’idea di onorare la memoria dei caduti   sabilità […]. Tutto sopportò e tutto vinse, da solo,
            e gli eroismi della collettività nazionale nella salma di   nonostante. Perciò al Soldato bisogna conferire il
            un Soldato Sconosciuto, da collocare presso il Pantheon   sommo onore, quello cui nessuno dei suoi condottieri
            a Roma, “simbolo della grandezza di tutti i soldati d’Ita-  può aspirare, neppure nei suoi più folli sogni di ambi-
            lia, segno della riconoscenza dell’Italia verso tutti i suoi   zione. Nel Pantheon deve trovare la sua degna tomba
            figli, altare del sacro culto della Patria”.             alla stessa altezza dei Re e del Genio”.
            Il 20 agosto 1920, sulle pagine del giornale “Il Dovere”   Giulio Douhet individuò nel Milite Ignoto un simbolo in
            di cui era il direttore, il colonnello Douhet, riferendosi   cui tutta l’Italia si sarebbe dovuta riconoscere. Il motivo
            al soldato italiano, scriveva: “Sebbene gettato nudo ed   dello spiccato simbolismo del Milite Ignoto risiedeva
            inerme contro il cemento armato e il filo d’acciaio, a far   nella transizione metaforica dalla figura del Soldato a
            da facile bersaglio alle armi nemiche, è stato in grado   quella del Popolo e infine a quella della Nazione, questo
            di vincere la guerra”, e che “Tutto sopportò e vinse il   passaggio tra concetti sempre più ampi e generici era





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