Page 54 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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L’EROE SENZA NOME                                                        Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio






















                                                                     Saint Germain, il tavolo delle trattative


                                                                     coniugare in senso etico-civile le varie ideologie politiche
                                                                     che in quel dopoguerra si contendevano l’investitura di
                                                                                                                 38
                                                                     determinare la vera interpretazione della guerra .
                                                                     L’idea del Douhet fu sostenuta dal Disegno di legge in-
                                                                     titolato “Sepoltura della salma di un soldato ignoto”,
                                                                     in cui si affermava che: “Le salme dei militari morti in
                                                                     guerra […] sono, per una metà quasi, di individui non
                                                                     riconosciuti. È una moltitudine anonima di prodi che
                                                                     non hanno lasciato alle famiglie, tutte tormentate dai
                                                                     dubbi più angosciosi, il dolce e mesto conforto di poter
                                                                     custodire le loro gloriose spoglie. Sono legioni di umili
                                                                     eroi che la grande famiglia della Patria, alle cui fortune
                                                                     essi hanno fedelmente concorso col nobile sacrificio
                                                                     della vita, vuole rivendicare a sé, traducendo e riassu-
            Luigi Gasparotto, Ministro della Guerra                  mendo, nel suo sentimento e nella sua volontà, la vo-
                                                                     lontà e il sentimento di migliaia di madri, spose e
                                                                     sorelle doloranti. Una qualsiasi di quelle salme, scelta
            la guerra finiva. E finiva per tutti; per noi e per i nostri   a caso tra quella muta e inerte folla ignota, ha la virtù
            alleati. Un grande sogno nostro si compieva: l’unità     di un simbolo e di un monito; perché rappresenta, da
            della Patria. L’Italia nuova è ben degna dell’antica, e i   sola, l’eroismo del soldato italiano che con la propria
            soldati d’Italia sono degni, in questa Roma, di essere   morte, con la soppressione assoluta della propria indi-
            proclamati benemeriti della Patria e della civiltà”.     vidualità, ha contribuito ad assicurare la vita e il pre-
            Parole accolte da numerosi applausi per l’uomo che, al   stigio della Patria, ad imporre il nome di essa al
            termine del conflitto, avrebbe legato il suo nome alla   rispetto ed all’ammirazione del mondo; perché ammo-
            fondazione dell’Associazione Nazionale Combattenti       nisce, infine, che l’essere stato italiano ed essere ca-
            oltre che, come Ministro della Guerra, nel novembre      duto per l’Italia è titolo bastevole per i supremi onori e
            1921, alla sepoltura della salma del Milite Ignoto.      la sempiterna venerazione, all’infuori di ogni altro
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            L’idea di un simbolo efficace e unificante fu quindi gestita   segno identificatore” .
            da uno dei governi meno lontani da quell’interventismo   La proposta di legge venne presentata in Parlamento
            democratico che aveva rappresentato nel maggio del       dal senatore Pasquale Del Giudice e dall’onorevole Ce-
            1915 una componente significativa, ma assolutamente      sare Maria De Vecchi, ufficiale nella Grande Guerra, il
            esigua rispetto al crescente nazionalismo, che riuscì a   quale illustrò il provvedimento dichiarando che “Il di-



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               V. Labita, Il Milite Ignoto. Dalle trincee all’Altare della Patria, cit., p. 133; Mario Isnenghi – Giorgio Rochat, La Grande Guerra 1914-1918, La Nuova
            Italia, Milano, 2000, p. 494.
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               Disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati il 20 giugno 1921.


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