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L’EROE SENZA NOME Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
Saint Germain, il tavolo delle trattative
coniugare in senso etico-civile le varie ideologie politiche
che in quel dopoguerra si contendevano l’investitura di
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determinare la vera interpretazione della guerra .
L’idea del Douhet fu sostenuta dal Disegno di legge in-
titolato “Sepoltura della salma di un soldato ignoto”,
in cui si affermava che: “Le salme dei militari morti in
guerra […] sono, per una metà quasi, di individui non
riconosciuti. È una moltitudine anonima di prodi che
non hanno lasciato alle famiglie, tutte tormentate dai
dubbi più angosciosi, il dolce e mesto conforto di poter
custodire le loro gloriose spoglie. Sono legioni di umili
eroi che la grande famiglia della Patria, alle cui fortune
essi hanno fedelmente concorso col nobile sacrificio
della vita, vuole rivendicare a sé, traducendo e riassu-
Luigi Gasparotto, Ministro della Guerra mendo, nel suo sentimento e nella sua volontà, la vo-
lontà e il sentimento di migliaia di madri, spose e
sorelle doloranti. Una qualsiasi di quelle salme, scelta
la guerra finiva. E finiva per tutti; per noi e per i nostri a caso tra quella muta e inerte folla ignota, ha la virtù
alleati. Un grande sogno nostro si compieva: l’unità di un simbolo e di un monito; perché rappresenta, da
della Patria. L’Italia nuova è ben degna dell’antica, e i sola, l’eroismo del soldato italiano che con la propria
soldati d’Italia sono degni, in questa Roma, di essere morte, con la soppressione assoluta della propria indi-
proclamati benemeriti della Patria e della civiltà”. vidualità, ha contribuito ad assicurare la vita e il pre-
Parole accolte da numerosi applausi per l’uomo che, al stigio della Patria, ad imporre il nome di essa al
termine del conflitto, avrebbe legato il suo nome alla rispetto ed all’ammirazione del mondo; perché ammo-
fondazione dell’Associazione Nazionale Combattenti nisce, infine, che l’essere stato italiano ed essere ca-
oltre che, come Ministro della Guerra, nel novembre duto per l’Italia è titolo bastevole per i supremi onori e
1921, alla sepoltura della salma del Milite Ignoto. la sempiterna venerazione, all’infuori di ogni altro
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L’idea di un simbolo efficace e unificante fu quindi gestita segno identificatore” .
da uno dei governi meno lontani da quell’interventismo La proposta di legge venne presentata in Parlamento
democratico che aveva rappresentato nel maggio del dal senatore Pasquale Del Giudice e dall’onorevole Ce-
1915 una componente significativa, ma assolutamente sare Maria De Vecchi, ufficiale nella Grande Guerra, il
esigua rispetto al crescente nazionalismo, che riuscì a quale illustrò il provvedimento dichiarando che “Il di-
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V. Labita, Il Milite Ignoto. Dalle trincee all’Altare della Patria, cit., p. 133; Mario Isnenghi – Giorgio Rochat, La Grande Guerra 1914-1918, La Nuova
Italia, Milano, 2000, p. 494.
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Disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati il 20 giugno 1921.
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