Page 74 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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L’EROE SENZA NOME                                                        Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
















































            Udine, una delle salme portate a spalla da ex combattenti sulla discesa del Castello


            Le autorità militari e civili di Udine stabilirono che i   alla popolazione di rendere omaggio ai feretri prima di
            sei feretri provenienti da Conegliano sarebbero giunti   proseguire alla volta di Udine, dove giunse, come pre-
            in città alle sedici, dalla strada statale 13 “Pontebbana”   visto, alle diciassette. Il piazzale della stazione era gre-
            e che nella piazza davanti la stazione ferroviaria si sa-  mito di gente e tanti altri erano assiepati lungo tutto il
            rebbe formato il corteo che avrebbe raggiunto il piazzale   tragitto che il corteo doveva attraversare per raggiun-
            del Castello. Lungo tutto il percorso il corteo avrebbe   gere la meta finale presso la chiesa di Santa Maria di
            ricevuto gli onori militari da un drappello dei Carabi-  Castello. Il corteo con gli affusti di cannone, con le bare
            nieri Reali, dal 2° reggimento di Fanteria Brigata “Re”,   avvolte nel Tricolore e ricoperte di fiori, nel silenzio ge-
            dal battaglione Alpini “Feltre”, dal reggimento “Caval-  nerale, giunse lentamente in piazza Vittorio Emanuele
            leggeri di Monferrato”, dal 5° reggimento Artiglieria pe-  II, dove ad attenderlo, si era radunata una folla gran-
            sante campale, dalla 6^ batteria di artiglieria da       diosa. Si stimò che circa trentamila persone assistettero
            montagna, da una squadriglia autoblindo e da rappre-     allo svolgimento della processione. Le sei bare vennero
            sentanze di sanità, sussistenza e Guardia di Finanza.    allineate sul piazzale del Castello dove furono bene-
            Le stesse unità avrebbero fornito la scorta d’onore ai sei   dette dai sacerdoti mentre le truppe rendevano gli onori
            caduti ignoti mentre la Federazione Friulana dei Com-    delle armi. Il generale Paolini si rivolse allora alla folla
            battenti avrebbe fornito la guardia d’onore per tutta la   presente, apostrofando: “Cittadini! Sono orgoglioso di
            durata della loro permanenza a Udine.                    questa imponente dimostrazione che voi avete tributato
            La colonna della Commissione, il 13 ottobre, lasciata    alle salme gloriose. Sono commosso di sentire palpitare
            Conegliano, attraversò Sacile, dove sostò per permettere   i vostri cuori che tre anni or sono palpitavano di eroici




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