Page 75 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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Salvatore Orlando                                                  Le ricerche degli undici Soldati Sconosciuti



                  martirii. Di queste salme noi non conosciamo il nome,    salma ignota che, prima di essere trasportata a Udine,
                  ma esse avranno un nome immortale nei secoli”.           venne posta nella chiesta parrocchiale di Cortina dove
                  Le sei bare, dunque, furono portate a spalla nella chie-  una moltitudine di persone le rese omaggio. Le crona-
                  setta del Castello e adagiate sul catafalco addobbato    che riportano che mentre la bara veniva caricata sul ca-
                  con alloro e palme. Vennero disposte le guardie d’onore   mion che doveva trasportarla, una fitta pioggia di fiori
                  sia all’entrata della chiesa sia all’interno, attorno il ca-  in breve ricoprì il feretro e il sagrato della chiesa.
                  tafalco. Per tutta la notte una moltitudine di gente si   Attraverso Borca di Cadore l’automezzo giunse a Pieve,
                  recò in un ininterrotto pellegrinaggio a rendere omaggio   dove si era raccolta la popolazione del Basso Cadore.
                  ai sei caduti. Ogni giorno venivano celebrate messe in   Anche qui le manifestazioni della popolazione furono
                  suffragio a cura del parroco, mentre monsignor Anasta-   imponenti; per chilometri la gente assiepava il percorso
                  sio Rossi, vescovo di Udine, celebrò quella del 15 otto-  del mezzo che venne coperto di fiori lanciati dai pre-
                  bre. I quotidiani riportarono la notizia relativa al conio   senti. Le stesse onoranze vennero tributate anche a Tol-
                  di una medaglia commemorativa, da apporre sul coper-     mezzo, lungo la strada per Udine. Nel capoluogo della
                  chio della cassa che avrebbe custodito la salma del Mi-  Carnia il camion venne fermato; la bara venne sollevata
                  lite Ignoto da trasportare a Roma.                       dal mezzo e, tra il rispettoso raccoglimento della gente,
                  Il 16 ottobre, l’Associazione Combattenti organizzò una   dopo la benedizione da parte del clero della cittadina,
                  solenne cerimonia nel corso della quale fu donata la     venne trasportata a spalla fino al confine comunale. Il
                  bandiera alla neo costituita Associazione Friulana       settimo caduto giunse in serata a Udine e qui traspor-
                  Madri e Vedove di Guerra. La fase più significativa      tato nella chiesetta di Santa Maria di Castello.
                  dell’evento si ebbe sulla spianata del Castello davanti   Il 18 ottobre, le sette salme vennero trasferite a Gorizia.
                  a circa diecimila persone. Prese la parola il Sindaco    Questa la cronaca di Augusto Tognasso: “Sino al mat-
                  Luigi Spezzotti e a seguire il presidente della sezione   tino tutte le campane di Udine spandevano per l’aria
                  Combattenti di Udine e, infine, la signora Anna Visen-   lenti rintocchi che salivano al cielo colle preci ed alle
                  tini Feruglio, presidente del sodalizio tra le Madri e Ve-  quattordici la cittadinanza accorse tutta in maestoso
                  dove di Guerra. Prese per ultimo la parola il generale   corteo a portare i suoi fiori alle salme gloriose che at-
                  Sanna, comandante del Corpo d’Armata di Trieste che      traversarono la città portate a spalla da mutilati di
                  aveva portato il saluto del Ministro della Guerra Gaspa-  guerra e da ex combattenti. Le donne in ginocchio ac-
                  rotto, impegnato in un’altra importante manifestazione.   carezzando i bambini chiamavan per nome un caro per-
                  Il Ministro si trovava infatti ad Azzano Decimo per la   duto. Le musiche militari e della città con marziale
                  consegna di decorazioni al Valor Militare. Tra i decorati   fierezza spandevano per l’aria le note della canzone del
                  figuravano i due fratelli Nicolò e Giuseppe De Carli me-  Piave, mentre il popolo copriva le bare, al passaggio, di
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                  ritevoli della Medaglia d’Oro al Valor Militare .        fasci di rose. Da Udine a Gorizia i paesi del vecchio
                  La mattina del 17 ottobre, la Commissione lasciò Udine   confine e quelli redenti andavano a gara nel porgere alle
                  alla volta del Cadore, zona di operazioni prescelta per   spoglie sacre il segno della loro riconoscenza. Le strade
                  il rinvenimento del settimo caduto. Da Tolmezzo, attra-  erano cosparse di fiori e solcate in alto da festoni di
                  verso il Passo della Mauria e Pieve di Cadore, giunse a   lauro formanti archi di trionfo. Le finestre erano tutte
                  Cortina d’Ampezzo, da dove iniziò la sua marcia di       ornate del Tricolore. Le campane delle chiese, annun-
                  ascesa delle montagne della Conca Ampezzana che co-      ciavano al popolo riversato per le vie, l’ora della glori-
                  nobbero l’audacia dell’Esercito Italiano. Furono esplo-  ficazione dei prodi. Uomini e donne di ogni età, di tutte
                  rate le Tofane e il Falzarego senza trovare una salma    le fedi, di tutte le classi, uniti da un comune sentimento
                  insepolta in quanto, anche in questa zona, l’opera del-  di amore e di gratitudine, corsero piangendo ad incon-
                  l’Ufficio Cura Onoranze Soldati Caduti in Guerra era     trare gli Eroi, coi sacerdoti benedicenti, coi fiori di
                  stata molto accurata. Venne deciso, quindi, di riesumare   campo, coi bimbi delle scuole che portavano il loro sa-
                  anche in questo caso, una salma sconosciuta da uno dei   luto cantando in coro … il Piave mormorò: non passa
                  cimiteri militari presenti nella zona. Quello prescelto   lo straniero! Sull’imbrunire il corteo giunse a Gorizia.
                  fu, presumibilmente, quello di Monte Crepa, in località   Le salme furono collocate su affusti da cannone. Muti-
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                  Belvedere, a quota 1.535 . Venne esumata la settima      lati di guerra ed ex combattenti fiancheggiavano le bare;


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                     Una cronaca dettagliata delle manifestazioni organizzate a Udine si trova in: L. Cadeddu, La leggenda del Soldato Sconosciuto all’Altare della Patria,
                  op. cit., pp. 70-88.
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                     L. Cadeddu, La leggenda del Soldato Sconosciuto all’Altare della Patria, op. cit., p. 89.


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