Page 158 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Oggetti, armi e materiali
Oggetti, armi e materiali
della guerra
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Protezioni
ll’inizio del conflitto si studiarono mezzi di pro- anche essere corredati da altri elementi mobili, come pa-
tezione per permettere ai militari di avvicinar- raguancia (9). Anch’esso risultò poco adatto alla battaglia
si alle trincee nemiche rimanendo illesi. Diverse e fu presto sostituito dall’elmetto Adrian modello 1915
A furono le armi utilizzate in guerra, dalla bomba (6). L’elmetto, di produzione francese, risultò alquan-
a mano detta “Spaccamela” (1) dal nome del suo inven- to fragile perché assemblato con diversi pezzi. In Italia,
tore, Generale Pio Spaccamela, Medaglia d’Oro al Va- quindi, fu progettato un nuovo Adrian modello 1916 (7),
lor Militare, alla pistola Steyr 1907 (2), in dotazione all’e- più robusto poiché composto da un’unica struttura. L’el-
sercito austro-ungarico. La società industriale Ansaldo metto veniva altresì protetto con una corazzetta (8), for-
produsse uno scudo da petto Daigrè (3) ispirandosi ad nita ai militari di guardia e sentinella nei posti avanzati
un precedente modello francese, dal quale si differen- in trincea.
ziava nella parte inferiore che risultava tagliata anziché 2
arrotondata. Presto il modello
andò in disuso e venne adot-
3 tata la corazza Corsi (4) idea- 3
ta dall’ingegnere Ferruccio
Farina, composta da ele-
menti snodati e quindi mol- Foto 1 Simulacro di bomba a
to versatile e più comoda, mano mod. “spaccamela” a disco
piatto R.E.I. (Associazione Pro
nonostante pesasse tra i 3,5 Museo Palmanova Onlus).
e i 6,5 kg. Allo stesso inge-
gnere si deve l’elmetto Fa- Foto 2 Pistola Semiautomatica Roth Steyr mod. 1907
(Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri).
rina (5), distribuito al fron-
te a partire dall’ottobre del Foto 3 Scudo da petto - Italia mod. Daigrè (prototipo)
– Ansaldo (Ass. Pro – Museo Palmanova Onlus – Aldo
1915. Gli elmetti potevano Bobek)