Page 153 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Roma, 30 ottobre 1920. La Bandiera dell’Arma, rientrata dopo 5 anni di permanenza al fronte, si unisce alle altre 255 Bandiere di guerra
provenienti da tutta Italia. Il Tricolore dell’Arma aprì lo sfilamento dalla Stazione Termini sino al Palazzo del Quirinale
la mattina del 3 novembre e da lì, il 4 successivo, al Vittoriano dove il Capo dello Stato appose la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
forze dell’ordine. Vi furono grandi difficoltà nella gestio- Militare “alla memoria” del sottufficiale. Numerose altre
ne dell’ordine pubblico in numerose città della Penisola, azioni violente si ebbero in altre parti d’Italia come nel
sia per le rivendicazioni economiche e sociali di cui si è caso dell’assalto ad un deposito munizioni della Regia
detto, sia in conseguenza dell’azione dei nazionalisti e di Marina a La Spezia, nel corso del quale il Carabiniere
altre frange estremiste di destra tra cui i fascisti in conse- Leone Carmana riuscì a mostrare il sangue freddo ne-
guenza della sigla del trattato di Versailles. cessario per respingere l’attacco e resistere sino all’arrivo
Si pensi che, nel 1920, a Milano, nel corso di un ten- dei rinforzi. In tale situazione di grande tensione, il Pre-
tato moto rivoluzionario i rivoltosi assaltarono una vet- sidente del Consiglio, Francesco Saverio Nitti, decise di
tura pubblica che conduceva da Monza al capoluogo il dare vita a una nuova forza dell’ordine, il “Corpo della
brigadiere Giuseppe Ugolini, uccidendolo orrendamente Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza” in sostituzione
dopo che aveva reagito al tentativo di essere disarmato. del preesistente Corpo delle Guardie di Città. Così un
L’atto colpì profondamente il sovrano che decretò “motu nuovo organismo di polizia ad ordinamento militare, in
proprio” la concessione della Medaglia d’Oro al Valor tutto e per tutto simile all’Arma, ma alle dirette dipen-