Page 150 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Padova, novembre 1918. Ufficiali dell’Arma e Carabinieri all’ingresso di Villa Giusti.
Padua, November 1918. Officers of the Corps and Carabinieri at the entrance of Villa Giusti.
La fine della Grande Guerra
Grande Guerra
fine
e i Carabinieri
Carabinieri
popolazione in fuga. La capacità dell’Esercito di conte-
nere l’azione nemica, arrestando gli Austroungarici sul-
la linea del Piave, permise di riorganizzare e riportare al
fronte numerose unità, le stesse che si distinsero l’anno
successivo dapprima nella battaglia del Solstizio e quindi
nello sfondamento e nella conquista di Vittorio Veneto.
Arma partecipò attivamente alla difficile ma- Non si trattava “solamente” di ricondurre al combatti-
novra di arretramento seguita allo sfondamen- mento alcuni soldati impauriti, bensì di garantire il flus-
to delle linee italiane a Caporetto (24 ottobre so regolare delle unità che lasciavano le zone invase dal
L' 1917). L’impegno di quei giorni non fu assol- nemico, oppure nel fornire indicazioni e guida sulle vie
to unicamente dai Carabinieri delle sezioni e dei ploto- di esfiltrazione e, spesso, di combattere insieme ai soldati
ni mobilitati assegnati alle Unità dell’Esercito ma anche delle unità combattenti nello sforzo d’impedire il passag-
quelli dei comandi territoriali. I combattimenti di retro- gio delle colonne austro-tedesche.
guardia e sulle prime linee di sbarramento approntate sul La successiva tenuta del Piave, le operazioni contro
fiume Torre, a difesa di Udine, e sul Tagliamento, videro le teste di ponte nemiche, le azioni degli arditi riusciro-
i militari dell’Arma combattere fianco a fianco dei solda- no a garantire quella solidità morale tanto necessaria in
ti nella difesa del Paese. I Carabinieri, mobilitati e non, quei giorni. Il ruolo dei Carabinieri continuava ad essere
si rivelarono essenziali anche nel riportare ordine nei re- quello di sempre: forza dell’ordine al servizio del Paese
parti che retrocedevano confusamente, nel tenere sgom- e in mezzo ai suoi cittadini, “nella trincea e nella strada”,
bre le vie di comunicazione, nel prestare soccorso alla secondo le parole di D’Annunzio.