Page 146 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
P. 146
146
Soldato morto / Dead soldier. 1915-1918.
Roma, Museo Centrale del Risorgimento, X(74).
La tutela dei Caduti
tutela Caduti e i luoghi
sepoltura
di sepoltura
lattia o per le ferite riportate in combattimento), ospeda-
letti da campo in primis, nei cimiteri comunali di zona o
in “cimiteri militari” creati appositamente.
La ricerca di tali numerosi luoghi durò alcuni decenni e,
nel mentre, vennero costruiti gli attuali grandi sacrari e
tempi ossari militari, generalmente terminati nella secon-
da metà degli anni ’30 e, ovviamente, tutti concentrati nei
territori del Nord Est interessato dal conflitto, eccezion
l “Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti” fatta per quello dei “Caduti d’Oltremare” di Bari, riser-
venne istituito – seppur con diversa denominazio- vato ai caduti in territorio estero, aperto nel 1967.
ne, mutata nel tempo – nel 1919, sotto la direzione I resti mortali dei nostri Caduti hanno subìto nel tem-
I del Maresciallo d’Italia Armando Diaz, col primario po almeno un’esumazione dal luogo di “prima sepoltura”
compito istituzionale, tuttora previsto dal Codice di Or- per una “sepoltura definitiva” nel sacrario militare di com-
dinamento Militare, di ricerca, raccolta e definitiva se- petenza ma, sovente, sia perché il sacrario non era an-
poltura dei 561.000 caduti della Grande Guerra, atteso cora terminato, sia perché la prima sepoltura era deci-
che – al tempo – per prassi e necessità, tutti i soldati de- samente “temporanea”, come quelle sui campi di batta-
ceduti durante il primo conflitto mondiale erano stati se- glia, vennero tumulati in via “non definitiva” una secon-
polti nelle immediate vicinanze del luogo di decesso, per da volta nei maggiori cimiteri comunali di zona prima di
cui quelli al fronte direttamente sul c.d. “campo di batta- trovare “eterno riposo” perenne nei sacrari; purtroppo,
glia” e quelli morti nelle varie strutture sanitarie (per ma- durante queste esumazioni e traslazioni, molte sepolture