Page 143 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Purtroppo questi studi non hanno la
pretesa di essere esaustivi, né sotto l’aspet-
to quantitativo, né qualitativo. Le notizie sui
suddetti Carabinieri sono particolarmente
aride, citando per esempio il caso proprio di
Ivo Levi, di cui ci si limita a riportare infatti
solo la sua qualifica di ufficiale degli Alpini
(Briganti, p. 79 e Orsucci Granata, p. 545).
Nonostante ciò, i nomi raccolti potrebbero
essere di stimolo per ulteriori ricerche e nuo-
vi profili biografici, andando magari a con-
frontarsi con un altro (più tragico) elenco,
presente in un volume tematico sui congedi
razziali degli ufficiali del periodo successivo
al 1938 (Rovighi, pp. 37-41).
Proprio effettuando una comparazione
tra gli elenchi – quanto meno – degli ufficiali
appartenenti all’Arma nei due periodi con-
siderati (1915-18 e 1938-45) possiamo intanto scoprire Generale dell’Arma dei Carabinieri. Insomma la storia
che tra i cinque ufficiali dei Reali Carabinieri congedati dei militari ebrei con gli alamari argentati è ancora tutta
nel 1939 (oltre ai già citati colonnello Vittorio Sforni e al da scrivere: con questa breve analisi si è semplicemente
tenente colonnello Ivo Levi), vi è il maggiore Italo Rietti voluto lanciare un sasso nello stagno, sufficiente a poter
(di Francesco, nato a Firenze), che negli elenchi della provocare onde concentriche, tali da infondere non solo
Grande Guerra veniva riportato come tenente d’artiglie- curiosità riflessiva nel lettore, ma anche iniziativa atti-
ria. Non avendo ulteriori elementi sugli altri due ufficiali va nel potenziale ricercatore. Tale contributo diverrebbe
congedati nel 1939 – i capitani Ettore Nelli e Mario Levi, anche l’occasione per comprendere le tristi sorti di quei
probabilmente troppo giovani, per aver partecipato alla Carabinieri congedati alla vigilia della Seconda guerra
Prima guerra mondiale – è possibile comunque aggiun- mondiale solo perché classificati di «razza ebraica», ma
gere come lo stesso Rietti fu reintegrato nel 1945 nella anche le eventuali scelte da essi operate per esempio nel
Legione di Roma. periodo 1943-45 in funzione antigermanica. Importan-
Nonostante le tante lacune, tutto ciò sarebbe di sicu- te infatti precisare come la presenza degli italiani ebrei
ro un ottimo punto di partenza, potendo contare anche nelle Forze Armate nazionali rappresenti un lungo per-
sull’ausilio dell’importante apporto documentale custo- corso: avendo al centro proprio la Grande Guerra come
dito presso l’Archivio dell’Ufficio Storico del Comando snodo di sintesi e di proiezione patriottica, questa onda