Page 140 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Grande Guerra,
Grande Guerra,
Arma dei Carabinieri e italiani ebrei
a circa quindici anni appare cosa sconta-
ta che il comandante generale dei Cara-
binieri provenga dalla medesima Forza
D Armata, dopo aver percorso un lungo e
variegato iter professionale sempre con gli alama-
ri argentati al bavero della giacca. Oggigiorno non
è quindi usuale riflettere sul fatto che prima di al-
lora il massimo gradino possibile per un apparte-
nente all’Arma – peraltro fino all’anno 2000 anco-
ra dipendente dall’Esercito Italiano – fosse quello
di vicecomandante generale. Dato questo signifi-
cativo elemento di storia istituzionale, interessan-
te quindi riflettere sulla singolare circostanza, che
portò nel 1955 alla scelta di un vicecomandante
generale, che non solo non aveva prestato servi- assoluto. Come è possibile tutto ciò e chi era questo per-
zio durante la Seconda guerra mondiale, ma che tra il sonaggio? Egli era il generale Ivo Levi, già ufficiale de-
1939 e il 1945 era stato collocato addirittura in congedo gli alpini tra il 1915 e il 1917, prima di transitare con il
grado di tenente proprio nei Reali Carabinieri. La sua
Ivo Levi participated in the First World War as an Alpini officer. carriera, che abbiamo visto abbastanza atipica, fu condi-
In the centre: Ivo Levi as colonel and major general. Integrated in the
Carabinieri, he became Deputy Commander General. zionata dal fatto di essere di religione ebraica: gli effetti
First issue (May 1, 1934) of the magazine "La Nostra Bandiera" (our
flag) with the tombstone of the fallen Turin Jews.