Page 144 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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144 La Grande Gueraa dei Carabinieri Grande Guerra, arma dei Carabinieri e italiani ebrei
Appuntati e Carabinieri di religione ebraica che
parteciparono alla prima Guerra Mondiale.
Marco Mosè Anticoli (di Giuseppe e Bellafiore Di Ne-
pi), nato il 06/09/1878 a Roma e morto ad Auschwi-
tz il 23/10/1943; Vitale Anticoli (di Beniamino), nato il
28/09/1880; Giuseppe Calò (di Pace e Bellofiore Antico-
li), nato a Roma il 02/02/1880 e morto dopo il rastrella-
mento del 16/10/1943; Roberto D’Angeli, nato a Bologna;
Armando Dalton (di Bartolomeo), nato a Venezia; Leone
Di Nepi (di Isacco), nato a Roma il 04/01/1878; Giuseppe
Di Porto (di Ezechia), nato a Roma il 28/07/1878; Lazza-
ro Fiano (di Salvatore), nato a Roma; Leone Fiorentino
1916, fronte italiano. Alcuni ufficiali di religione ebraica: il capitano (di Salvatore), nato a Roma 19/01/1878; Angelo Manas-
Benvenuto Segre, il capitano Enrico Modigliani, il capitano Rabb. se (di Settimio), nato a Roma il 14/04/1880; Mosè Mosca-
Magg. Angelo Sacerdoti, il maggiore Salomone Enrico Franco e il to (di Emanuele), nato a Roma; Mosè Moscato (di Pace),
capitano Alfredo Isacco Calò. nato a Roma; Enrico Pacifici (di Giuseppe) nato a Firen-
1916, Italian front. Some Jewish officers: captain Enrico Modiglia- ze il 10/03/1876; Nello Passigli, nato a Genova; Daniele
ni, captain Rabb. Magg. Angelo Sacerdoti, major Salomone Enrico Procaccia (di Angelo), nato a Firenze il 05/03/1877; Abra-
Franco, captain Alfredo Isacco Calò. mo Sermoneta (di Benedetto), nato a Roma il 03/12/1880.
lunga partì dal Risorgimento e andò a concludersi con la quindi la via per la Terra promessa, che proprio a parti-
Guerra di Liberazione. re dal 1947 stava vedendo nascere militarmente lo Stato
Tale considerazione ci porta infine a un’ultima ana- d’Israele. Fu così che – tristemente per paradosso – men-
lisi, legata appunto alla reintegrazione postfascista nei tre negli anni Cinquanta in Italia si era di fatto spento il
ruoli, precedentemente ricoperti. Si è parlato di Levi e militarismo ebraico, tre israeliti incarnavano i massimi
del suo pieno e integrale ritorno “alla normalità” dopo il ruoli militari del Paese: oltre a Levi, nello stesso periodo
1945. Tuttavia bisogna aggiungere come la sua sia stata il generale Giorgio Liuzzi venne nominato capo di Stato
un’eccezione: dopo il ristabilimento dello Stato di dirit- Maggiore dell’Esercito e l’ammiraglio Umberto Pugliese
to in tutta la Penisola, molti ebrei ex militari erano nel
frattempo morti per patimenti di guerra o per le orribi- era già presidente dell’Istituto nazionale per gli studi ed
li deportazioni nazi-fasciste, oppure nel frattempo esuli esperienze di architettura navale. Insomma quell’epoca,
all’estero o infine troppo vecchi per indossare di nuovo la che aveva visto il massimo del patriottismo israelita sul
loro precedente divisa. Fu così che le giovani generazioni Carso, sul Piave e sul Grappa, era ormai del tutto finita:
ebree metabolizzarono il tradimento che il Governo ita- dopo la Seconda guerra mondiale non vi sarebbero stati
liano aveva rivolto ai propri genitori o nonni nel 1938: in più “italiani ebrei”, ma “ebrei italiani”.
caso di vocazione per il mestiere delle armi esse scelsero Giovanni Cecini