Page 148 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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148 La Grande Gueraa dei Carabinieri La tuteLa dei caduti e i Luoghi di sepoLtura
Sacrario Militare di Oslavia. loculi di Carabinieri.
Military Shrine of Oslavia. tombs of Carabinieri.
rabinieri caduto nella grande guerra: si tratta del tenente
Eugenio Losco, morto per le ferite riportate in combat-
timento, promosso al grado di capitano e decorato “alla
memoria” di Medaglia di Bronzo al Valor Militare, sepol-
to in – forma perenne – nel Sacrario Militare di Oslavia
alla tomba 29, unitamente ad oltre 100 caduti dell’Arma
periti in tale conflitto.
Anche per l’Arma dei Carabinieri, in analogia all’E-
sercito Italiano, i sacrari di maggior importanza, in ter-
mini di sepolture “note”, sono quelli di Oslavia con oltre
100 caduti, sito nel comune di Gorizia, quello di Redi-
puglia, con circa 120 caduti, sito nel comune di Foglia-
no di Redipuglia, quelli di Bari “d’Oltremare” e di Udi-
ne, con circa 70 caduti ciascuno e, a seguire, Bologna
e Roma-Verano, con oltre 50 caduti in ognuno; minori
presenze, comunque, si rilevano, in forma nota, anche in
un’altra trentina di minori sepolcreti militari.
Parallelamente alla ricerca dei luoghi di prima sepol-
ro era in carico alla Direzione Generale per la Previden- tura dei caduti, per cui vene istituito il Commissariato
za Militare. Generale, il Ministero della Guerra, generalmente avva-
I compiti dei Carabinieri Reali impegnati in area inte- lendosi dei Sindaci e delle stazioni Carabinieri, interpel-
ressata dal conflitto erano prevalentemente e tipicamen- lava le famiglie di origine dei Caduti “noti” al fine di va-
te di controllo del territorio nei punti strategici (in pri- lutare la possibilità di rientrare in possesso dei loro fi-
ma linea come nelle retrovie) e di Polizia Militare; la loro gli deceduti al fronte ma, stante il gravoso impegno eco-
presenza al fronte, quindi, era spesso parcellizzata, come nomico, di norma non era un’attività sostenibile dai più
indica anche la sparuta presenza di alcuni caduti dell’Ar- per cui tale prassi restò generalmente ad appannaggio
ma in sacrari in cui trovano posto – per contro – moltissi- dei congiunti degli ufficiali che, ancor oggi, si trovano
mi militari dell’Esercito Italiano; alcune eccezioni, però, nelle tombe di famiglia nei luoghi natii, censiti e monito-
sono riscontrabili laddove i Carabinieri condussero, per rati dal Commissariato Generale che ne cura la memo-
unità organiche complete, attacchi al nemico, come nel ria. Per gli altri, invece, a seguito della sepoltura definiti-
caso dei noti combattimenti sulle pendici del Podgora, va nei vari sepolcreti militari, in Italia o all’estero, od an-
che sfociarono in una cruenta battaglia il 19 luglio 1915 che nei riquadri militari dei numerosi cimiteri comunali,
nella quale, comunque, le perdite di vite furono relativa- per effetto dell’attuale normativa in vigore dal 2001, ri-
mente contenute. Tra loro anche il primo ufficiale dei Ca- sulterebbe non accoglibile un’eventuale richiesta di tra-