Page 154 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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154 La Grande Gueraa dei Carabinieri La fine deLLa Grande Guerra e i Carabinieri
Roma, Legione Allievi Carabinieri, 5 novembre 1920. Il Comandan-
te Generale, Carlo Petitti di Roreto, presiede la cerimonia di inaugura-
zione del monumento dedicato ai caduti dell’Arma nella prima Guer-
ra Mondiale.
Nella pagina a fianco: Trieste, 11 novembre 1918. Rivista alle unità
passata dal Generale Carlo Petitti di Roreto in Piazza dell’Unità. Pe-
titti fu Comandante Generale dell’Arma dal 25 agosto 1919 al 29 ot-
tobre 1921.
na o la più dolorosa vicenda di Fiume; questa creò non
pochi casi di coscienza nell’Esercito italiano dando vita
sia ad una crisi morale, sia a una crisi politica quando al-
denze del Ministero dell’Interno, fece il suo ingresso in cune unità minori e singoli militari aderirono al richiamo
uno dei periodi più complessi della storia nazionale cre- di D’Annunzio per l’occupazione di Fiume cessata solo
ando ulteriore squilibrio. Quando fu chiaro l’intento di con il cosiddetto “Natale di Sangue” del 1920.
Nitti, il Comandante Generale gli rappresentò i limiti e Tra le conseguenze dell’impegno bellico vi furono
i rischi di tale scelta cercando, senza esito, di farlo desi- anche nuove necessità operative che portarono alla co-
stere. Di fronte all’indisponibilità al dialogo, il generale stituzione di nuovi comandi dell’Arma: già con decreto
Cauvin si dimise in segno di protesta, lasciando l’Arma legge luogotenenziale n. 1314 del 5 ottobre 1916, fu mo-
in un momento particolarmente difficile della sua storia. dificato l’ordinamento dell’Arma strutturata su: “coman-
Tale atto di grande equilibrio e rettitudine morale ebbe do generale dell’arma, 14 legioni territoriali, una legione
però l’effetto, probabilmente non voluto, di non poter allievi, una scuola allievi ufficiali ed una scuola allievi
offrire all’Istituzione la lunga esperienza vissuta in tanti sottufficiali” (costituita effettivamente nel 1920), riorga-
anni con l’uniforme da Carabiniere che, in uno dei perio- nizzando la circoscrizione amministrativa. Così furono
di più problematici della storia del Paese, avrebbe potuto istituite, ad esempio, le legioni di Catanzaro, Genova e
essere di ausilio all’Arma guidandola attraverso i pericoli Messina; le divisioni di Ascoli Piceno, Bologna esterna,
che stava vivendo tutti i giorni. Firenze esterna, Genova esterna, Grosseto, Massa, Mes-
In quegli anni, sia a causa dell’incertezza governa- sina esterna, Milano esterna 2 Pesaro, Pisa, Teramo e
a,
tiva, sia della violenza politica e in generale delle nuo- Treviso (già provvisoria).
ve minacce nel campo dell’ordine pubblico che le forze Inoltre, con decreto luogotenenziale 26 aprile 1917,
dell’ordine dovettero affrontare, i Carabinieri si trova- n. 747, fu inserito un nuovo livello gerarchico tra la legio-
rono coinvolti enormemente negli scontri: si pensi che ne e il Comando Generale con la funzione di raccordo,
vi furono orientativamente più di 230 servizi di ordine ovvero i “5 comandi di gruppi di legioni” retti da briga-
pubblico durante manifestazioni politiche e sociali di ca-
rattere vario; negli scontri che vi seguirono caddero 43 Rome, Carabinieri Cadets Legion, 5 November 1920. Commander
Carabinieri e 474 vi rimasero feriti. General, Carlo Petitti di Roreto, presides the inauguration cere-
Nel 1920, si verificarono anche altri episodi, se si mony of the monument dedicated to the fallen of the Corps during
vuole, ancora più gravi di quelli descritti sinora come World War I.
l’ammutinamento di un battaglione Bersaglieri ad Anco- Trieste, 11 November 1918. Inspection of the units by General Carlo
Petitti di Roreto in Piazza dell’Unità. Petitti was Commander Gen-
eral of the Corps from 25 August 1919 to 29 October 1921.