Page 216 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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216 La Grande Gueraa dei Carabinieri La gendarmerie royaLe beLge e La grande guerra
I gendarmi belgi a Havre, dove era ripiegato il governo belga dopo l’invasione.
The Belgian gendarmes in Havre, where the Belgian government withdrew after the invasion. (http://www.abbl.be/)
rifugiati belgi. Essi rappresentarono nel cuore dei molte- Riaffermare la gerarchia interna e preparare il ritorno sul
plici “Belgio dell’esilio” che comparvero nel corso della territorio nazionale
guerra. Per tutta la durate del conflitto, fu il corpo che Rapidamente, gli ufficiali superiori del corpo volle-
assicurò la protezione della famiglia reale, presente sul ro riaffermare il loro ascendente sulle unità. Questa ri-
territorio belga non occupato. I distaccamenti di gendar- vendicazione crebbe progressivamente man mano che si
meria furono costituiti a Parigi, a Londra, nelle città co- avviò la preparazione di un eventuale ritorno del Corpo
stiere inglese, a Orleans, in cui una parte della prigione su tutto il territorio belga allorquando una liberazione a
fu utilizzata per i detenuti belgi, nei pressi di Sainte-A- lungo sperata sembrava imminente. Nell’agosto 1916, il
dresse dove si installò il governo e a Calais ove il porto fu comandante del Corpo fece approvare dal ministro della
utilizzato per rafforzare lo sforzo di guerra belga. I di- Guerra i suoi piani per organizzare il ritorno dei gendar-
staccamenti assicurarono ancora i collegamenti tra le ar- mi in Belgio. Il piano doveva permettere la ricostituzione
mate alleate ove i militari furono in contatto con i Belgi. rapida dei gendarmi sul territorio belga al momento della
Nei Paesi Bassi, un centinaio di uomini furono internati liberazione. Il piano era basato da una parte sul modello
dopo aver passato la frontiera per evitare la prigionia della gendarmeria nel 1914 e dall’altra, in base al chiari-
in Germania. Questi seguirono le sorti delle migliaia di mento sulla catena di comando, ponendo gli ufficiali al
Belgi, civili o militari, che furono rinchiusi in quel Pa- centro del processo. Con l’approvazione di tali proposte,
ese sino al termine delle ostilità. Infine, la gendarmeria si può leggere la volontà del comandante del Corpo di
rimase presente in Belgio, dove le unità dipendenti dal raggruppare, per quanto possibile, gli effettivi sparsi allo
quartier generale costituirono un cordone di sicurezza scopo di assicurare una migliore coordinazione ed un
nelle retrovie del fronte e furono incaricate del controllo migliore controllo. Soprattutto, tale programma metteva
dei movimenti delle truppe e della lotta alla diserzione – in primo piano i compiti di forza dell’ordine attribuiti al
questi erano considerati come degli “imboscati” secondo Corpo e sottolineava le priorità che si sarebbero dovute
alcuni soldati, al punto che un distaccamento territoriale assicurare con la liberazione del Belgio: il mantenimento
era alloggiato in ogni comune rimasto libero, con il com- dell’ordine pubblico, il controllo della popolazione e la
pito di garantire, per quanto possibile la continuità e la repressione della criminalità. Dal momento che il Mi-
normalità della vita pubblica. nistro si mostrò d’accordo con i progetti che gli furono
Poiché i gendarmi svolgevano il proprio servizio con presentati, vi fu un periodo di opposizione larvata tra il
varie funzioni si trovarono alle dipendenze di differenti Corpo e le autorità civili, giudiziarie o militari in merito
autorità in differenti posizioni, creando alcune tensio- all’assegnazione dei gendarmi. Ciò corrispose a un gra-
ni in materia di dipendenza gerarchica. Il comando del duale aumento delle richieste di autonomia istituzionale
Corpo si trovò a svolgere il proprio ruolo in concorrenza della gendarmeria. Ciò fu rafforzato dalla situazione del
con lo stato maggiore dell’esercito, con i ministeri, con le Corpo che fu certamente “sradicato” dall’estate del 1914,
autorità giudiziarie civili e militari come la procura mili- ma che ebbe ancora la maggior parte delle sue risorse
tare incaricata dell’esercizio della giustizia militare. umane, rendendolo un’istituzione di riferimento.