Page 30 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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30 30  La Grande Gueraa dei Carabinieri                                                       L’ArmA AL fronte
             Rappresentazione grafica dell’area del fronte in prossimità di Gorizia.
             È evidenziata la zona di operazioni del Reggimento Carabinieri Reali.
             Graphical representation of the area of the front near Gorizia.
             The operation area of the Royal Carabinieri Regiment is highlighted.
                                          ’assalto al Podgora
                                        L’                          Podgora

















                 l Corpo dei Carabi-                                                       del tutto occasionale an-
                 nieri Reali dalle ori-                                                    che se onorevole.
                 gini nel 1814, l’Arma                                                        Il  22  maggio  1915  il
             I dal 1861 a seguire,                                                         Governo italiano dispose
             per la sua qualità di forza                                                   e il re Vittorio Emanuele
             militare scelta in servizio                                                   III decretò, con effetto dal
             permanente di polizia, ha partecipato e partecipa a tutte   giorno successivo, la mobilitazione generale contro l’Au-
             le operazioni militari da quella piemontese del 1815 con-  stria-Ungheria, peraltro già iniziata di fatto dal generale
             tro Napoleone, alle attuali missioni all’estero. Va chiari-  Luigi Cadorna Capo di Stato Maggiore del Regio Eser-
             to però che, per le attribuzioni e le qualifiche particola-  cito il 1° marzo, con il richiamo graduale delle classi di
             ri del personale e per il conseguente addestramento del   leva a partire dal 1894. I Carabinieri Reali fornirono 73
             tutto unico, ha svolto prioritariamente sino alla seconda   Sezioni che nel corso del conflitto salirono a 172 più 265
             guerra mondiale compiti di polizia militare e civile. In-  Plotoni autonomi per un complesso di oltre 20.000 uomi-
             carico delicatissimo e di fondamentale importanza per-  ni. Ben poco è stato detto sul silenzioso, gravoso sacrifi-
             ché coinvolge aspetti disciplinari, di supporto operativo   cio di questi militari, la maggior parte dei quali disloca-
             e soprattutto di sicurezza sia per i reparti mobilitati, sia   ti a ridosso delle trincee, in garitte di legno o in piazzole
             verso le popolazioni interessate. I reparti che svolgeva-  di fortuna protette o ancora in anfratti del terreno, espo-
             no detti compiti (Sezioni di 20/50 uomini al comando di   sti non meno dei fanti al tiro dell’artiglieria e al fuoco de-
             un Tenente o Sottotenente) si costituivano con persona-  gli aerei a bassa quota. Ma quel che ora c’interessa è che
             le volontario tratto, senza rimpiazzi, dall’organico delle   per la prima volta nella sua storia e a seguito della dispo-
             Stazioni sul territorio nazionale. Quindi la partecipazio-  sizione ministeriale di cui si fa cenno nel Dispaccio del-
             ne diretta ai combattimenti, pur prevista, sino al 1915 fu   la Divisione di Stato maggiore n. 372 del 5 maggio 1915,
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