Page 77 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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-  motopeschereccio Maria Marta;
                -  due motobarche diesel;
                -  un motoscafo veloce dell’Aeronautica (Rama) con insegne della Croce
                   Rossa.
                   Il 14 agosto 1943, nel quadro del previsto potenziamento dell’isola,
            giunse da Pola il personale della batteria P4, della Marina, con 85 uomini.
                  Nello stesso mese il sommergibile britannico  P54 sbarcò nell’isola una
            missione speciale costituita dai greci tenente Andreas Galiztsatos, di Cefalonia,
            e dall’operatore radiotelegrafista Frixos Sinopulos, agli ordini dei servizi segreti
            operativi britannici (SOE, Special Operations Executive), con il compito di
            coordinare l’attività partigiana nell’isola di elementi delle formazioni dell’ELAS
            (Esercito nazionale popolare di liberazione).
                  Al momento della dichiarazione di  armistizio era presente nell’isola il
            generale Marghinotti in  giro d’ispezione. Partito  da Missolungi a bordo del
            piroscafo requisito  Ciaravolo (comandato dal  sottotenente  Corpo Reale
            Equipaggi Marittimi,  CREM, militarizzato Giovanni Trinca), era giunto il 7
            settembre alle 5. L’8,  alle 2130, ripartì per trasferirsi ad  Astakos (Golfo  di
            Dragomesto), ove giunse alle 6 del 9.
                  Alle 2130 il Comando  della divisione  Acqui (generale di Divisione
            Antonio Gandin) trasmise il seguente radiogramma, pervenutogli, tramite il
                                                                   a
            comando dell’VIII Corpo d’Armata, dal Comando della 11  Armata: “Seguito
                                                 a
            conclusione armistizio truppe italiane 11  Armata seguiranno linea condotta alt
            se tedeschi non faranno  atti di violenza armata non, dico non, rivolgeranno
            armi contro di loro, non dico non, faranno causa comune con i ribelli né con
            truppe anglo-americane  che sbarcassero alt reagiranno con la forza  a ogni
            violenza armata alt ognuno rimanga suo  posto con i compiti attuali alt sia
            mantenuta con ogni mezzo disciplina esemplare alt. Firmato Generale Vecchia-
            relli”.
                   Il generale Gandin intensificò immediatamente i servizi di vigilanza,
            istituì il coprifuoco per la popolazione, fece ripiegare su Argostoli i reparti inca-
            ricati della difesa costiera. Egli conosceva i tedeschi per avere operato a lungo
            con loro (era anche decorato con la croce di ferro tedesca) e sapeva che anche
            se poteva sembrare facile sopraffare il presidio del tenente colonnello Barge, si
            sarebbero poi dovute affrontare le truppe tedesche del continente provenienti
            o dalla Grecia o dall’Albania,  libere d’intervenire, dal momento che l’XI
            Armata italiana  aveva deposto le armi. Sarebbe  pure mancata la  copertura
            aerea, e qualsiasi aiuto dall’Italia sembrava improbabile.


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