Page 247 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
P. 247

dall’Italia alle Canarie                                              247



                                              Proprio perché “la necessità aguzza l’in-
                                              gegno” furono proprio i Genovesi a rea-
                                                lizzare degli strumenti di navigazione
                                                  che permettessero alle loro navi di
                                                    effettuare viaggi più lunghi e più
                                                     sicuri.
                                                         Anche in tal caso ci soccorre
                                                      il già citato Caddeo (Le naviga-
                                                       zioni atlantiche, op. cit., 1928,
                                                       pag. 21), che riporta un aned-
                                                       doto curioso che – però – tra le
                                                      righe ci fa comprendere l’im-
                                                      portanza  assunta dai genovesi
                                                     nella navigazione mediterranea e
                                                    precisamente: il Re di Francia Lu-
                                                   igi IX il Santo nell’effettuare l’ul-
                                                 tima crociata  della storia, nel 1270,
                                               aveva preso “in appalto” la flotta geno-
                                            vese per trasportare a Tunisi la sua armata
          Il complicato dorso di        ed – essendo scoppiata una grande tempesta
          un astrolabio. XVI secolo.  che aveva disperso la flotta – alla sua domanda
                                 sul dove si trovassero, i marinai genovesi risposero:
               “verso Cagliari”, mostrando al re una carta nautica.
                  Questo piccolo aneddoto ci permette di rilevare, in primis, che la mari-
               neria genovese era così all’avanguardia da essere “affittata” addirittura da
               sovrani di nazioni estere per i propri scopi bellici ed, in secundis, che già
               nel 1270 i Genovesi possedevano delle carte nautiche, ovvero delle tavole
               che permettevano loro di sapere sempre dove si trovassero ed ove dirigersi.
                  A riprova della supremazia di Genova, possiamo menzionare che il Fer-
               ro (Le Americhe annunciate, a cura di Ilaria Luzzana Caraci, Ediz. Dia-
               basis, pag. 34) ricorda come la prima carta con data certa a noi pervenuta
               sia quella del 1311 di Pietro Vesconte “de Janua”, appartenente ad una
               famiglia notabile di Genova.
                  Non è questo il luogo per aprire un dibattito sulle diverse scuole carto-
               grafiche italiane, ma possiamo suggerire la lettura dell’interessante trattato
               “Intorno ai cartografi italiani”, Cornelio Desimoni, Roma 1877, che ripor-
               ta anche un interessante elenco dei cartografi genovesi.
                  Sempre il Caddeo ricorda che proprio i Genovesi (e di conseguenza an-
   242   243   244   245   246   247   248   249   250   251   252