Page 355 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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Mulino di pietra. (Museo Archeologico di Santa Cruz di Tenerife).
alti e più delicati d’aspetto con cranio corto e largo). L’antropologo Atti-
lio Gaudio, nel suo approfondito studio “Canarie” (Afriche, n. 64, vol 4,
2004) individua invece tre ceppi:
Cromagnon, Mestizos (solo a Gomera) e Semiti (tipo sirio-arabo): que-
ste tre etnie erano differenti e non avevano nulla in comune, perché i po-
poli canariensi non conoscevano l’arte della navigazione. Si ipotizza al
riguardo un divieto religioso, dato che molte isole sono a portata di vista
le une dalle altre.
Le isole sono di natura vulcanica, emerse dalla profondità dell’Atlan-
tico causate dalle continue eruzioni che si sono protratte per un arco di
18-38 milioni di anni (quanto a Lanzarote). Tuttavia proprio la natura vul-
canica del terreno rende il suolo fertile, alternando coltivazioni ad estesi
campi di lava.
Agustin Pallarès Padilla scrive che sulle isole, data l’aridità del clima,
non vi era grande vegetazione; “le Canarien” ricorda la presenza solo di
piccoli cespugli, nonché di alberelli chiamati “hyguyerez” molto diffusi
sull’isola, aventi all’interno una specie di “latte molto medicinale”. È chia-
ro trattarsi della “tabalba” (Euphorpia Balsamifera) pianta curativa cono-
sciuta dai botanici dell’epoca.

