Page 377 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie                                              377




































                             “Mareta”. Nei pressi del Castello di Guanapay.


               all’utilizzo in agricoltura. È ben noto che dal 1736 in poi (cioè dall’eru-
               zione del Timanfaya) si utilizza il “rofe” ovvero la cenere vulcanica nelle
               tecniche di coltivazione.
                  L’antropologo Attilio Gaudio nel suo già menzionato studio “Canarie,
               isole fortunate” (Afriche 4/2004, n. 64) scrive che il ruolo della donna era
               assai importante fra gli indigeni Guanci poiché poteva persino consigliare
               gli uomini nelle loro attività sociali, economiche e perfino politiche. Gli
               uomini non potevano rivolgere per prima la parola alle donne né fermarle
               o guardarle se le avessero incontrate in vie poco frequentate.
                  Il matrimonio era basato sul consenso dei due coniugi, ma pare che i
               genitori della donna non potessero costringerla al matrimonio contro la sua
               volontà. Era altresì ammesso il divorzio poiché i mariti potevano ripudiare
               la moglie che però non perdeva alcun diritto né la possibilità di contrarre
               nuovo matrimonio: tuttavia i figli nati dal matrimonio sciolto venivano
               considerati illegittimi. L’istinto materno era molto sviluppato tanto che la
               donna, nell’occuparsi dell’educazione dei figli, insegnava le regole con-
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