Page 114 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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            un minimo di dodici fino a un massimo di ventiquattro strumentisti.  Negli anni
            settanta è attiva anche la Fanfara dei carabinieri di Firenze, diretta dal compositore
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            Francesco Jacomoni.  Nel 1884 la Fanfara annessa alla XIV Legione, che nel
            frattempo è stata mutata in Legione Allievi Carabinieri, acquista sempre più presti-
            gio, raccoglie diciannove elementi a fiato e cinque percussioni. L’anno successivo
            viene trasferita a Roma, dove risiede ancora oggi. Dal 1862 al 1886 è diretta da
            Francesco Cabella. Questi è considerato il primo direttore della Banda dei Cara-
            binieri. Gli succederà Luigi Cajoli. Durante il Primo conflitto mondiale, i bandisti
            dell’Arma dei carabinieri eseguono una serie di concerti in Europa, soprattutto in
            Francia ed in Inghilterra, per i soldati feriti. Il 15 marzo 1920 la nostra Banda non
            è più, neanche ufficialmente, la Banda della Legione Allievi Carabinieri ma Banda
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            dell’Arma.  Nel 1928 è formata da ottanta elementi, più il direttore.  Il 26 marzo
            1933 registra il suo primo disco con musiche di Chopin, Mendelssohn, Rossini
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            e Cirenei.  Compie numerose tournée riscotendo ampi consensi, anche da parte
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            di artisti famosi. Mascagni e Umberto Giordano vogliono dirigerla.  La Banda
            assume il ruolo di “Banda nazionale perché rappresenta all’estero la nostra Patria,
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            perché dalle nazioni estere viene riconosciuta come tale [...].”  Nel 1956 si reca
            per la prima volta in tournée negli USA, diretta da Domenico Fantini. Un disegno
            di Walter Molino la ritrae mentre sfila per le strade principali di New York, formata
            da centodue elementi, al cospetto di un pubblico di oltre settantacinquemila perso-
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            ne.  Nell’ambito di questa tournée la Banda esegue concerti di inni italiani e sta-
            tunitensi davanti al Campidoglio, a Washington. Il cammino per giungere a questi
            successi è stato impegnativo. Sono stati decisivi le proposte di riforme di cui abbia-
            mo parlato e nel Novecento i concorsi pubblici per il reclutamento del personale.
            Dopo quasi trent’anni, il 13 ottobre 1985, sotto la guida di Vincenzo Borgia, inizia
            la seconda tournée negli Usa. Benché si siano succedute le generazioni e gli italo
            americani incontrino difficoltà a parlare la nostra lingua, si avverte lo spirito di ap-
            partenenza alla stessa patria. Durante la cerimonia del Columbus Day il governato-


            204  annely Zeni, Le Bande militari, cit., p. 281.
            205  Il compositore Gaetano Palloni ha dedicato a Jacomoni Oh!... Che matta!, Milano, F. Luc-
                ca, [1871], “mazurka elegante per pianoforte”. Sul frontespizio si legge” All’egregio pro-
                fessore Francesco Jacomoni, capomusica dei RR. carabinieri di Firenze”.
            206  faBriZio Mariani, La Banda dei Carabinieri. “Di nuovo America”, «Il Carabiniere», a.
                XXXVIII, nn. 8-9, agosto-settembre 1985, p. 47.
            207  istruzione, p. 5.
            208  faBriZio Mariani, la Banda dei Carabinieri, cit., p. 41.
            209  annely Zeni, Le Bande militari, cit., p. 282.
            210  Cito direttamente da coStantino ScarSelli, Un complesso che onora l’arte bandistica. La
                «Nazionale» delle Bande, «Risveglio Bandistico», a. XVIII, settembre 1963, pp. 3-4.
            211  Dall’Album fotografico della Banda dei carabinieri in «La Domenica del Corriere», a. 58,
                n. 44, 28 ottobre 1956, p. 5.
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