Page 109 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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              dal decollo, all’alta quota, all’atterraggio. Il Maestro eseguirà la sua trascrizione
              con la Banda dei Carabinieri. Per entrambi i pezzi, Armonie per Ferrarin e record,
              rimandiamo al prossimo sottoparagrafo. Dal 1972 Borgia passa alla guida della
              Banda dei Carabinieri. Contemporaneamente dal 1970 insegna strumentazione per
              banda presso il Conservatorio de L’Aquila, ma nel 1973 si licenzia per dedicarsi
              esclusivamente alla Banda dei Carabinieri che dirigerà per ventinove anni, fino al
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              dicembre 2000.  Il 22 novembre 1979 partecipa alla conferenza su “Alessandro
              Vessella nella vita musicale romana” tenuta nella sala accademica del Conservato-
                                                                      191
              rio in commemorazione di Vessella (cinquanta anni dalla morte).  Compie nume-
              rose tournée in Italia e all’estero. Nel 1995 dirige la Banda dei Carabinieri eseguen-
              do fra altri brani: l’inno delle Nazioni di Verdi; l’Introduzione e Danza delle Ore
              da La Gioconda di Ponchielli, la danza della sciabole di Aram Il’ič Khačaturjan,
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              Memory dal Musical Cats di Andrew Lloyd Webber.  Viene insignito di numerosi
              riconoscimenti fra i quali il diploma di medaglia d’oro ai benemeriti della Scuola,
                                                                           193
              della Cultura e dell’Arte e la Croce d’Argento al merito dell’Esercito.
                 Ha scritto almeno 500 composizioni. Oltre la citata Armonie per Ferrarin, ricor-
              diamo la Fanfara solenne, marcia d’ordinanza dei corazzieri; la Fantasia Concerto
              per trombino in mi bemolle e banda eseguita con il solista Francesco Iabichella;
              Pensiero sinfonico, marcia sinfonica; Scene d’oriente, impressioni. Ha compiuto
              anche numerose trascrizioni per banda.





              IV. 7. 1 I primi voli

                 Da sempre l’uomo ha cercato di sciogliere i lacci dello spazio e del tempo e di
              abbreviare le distanze. Per noi, uomini del Duemila, l’aereo è un consueto mezzo di
              trasporto. Con l’avvento informatico, la suggestione e il timore dei primi, rudimen-
              tali, aerei sono diventati preistoria. Ho visto alcuni filmati antichi dell’Aeronautica
              militare, conservati nel suo Archivio Storico, e ho avvertito le condizioni precarie
              e la tensione con cui sono stati realizzati quei primi voli. Le segnalazioni e le pre-
              visioni metereologiche non esistevano. Gli aerei non potevano comunicare con la
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              terra né fra loro.  L’aeronautica militare si pone al centro di una grande avventura,
              oggi sconosciuta al grande pubblico, ricca di interessanti conoscenze geografiche,
              storiche, religiose, antropologiche ed etnomusicologiche.



              190  Informazione gentilmente fornitami del maestro Vincenzo Borgia.
              191  antonella fineSchi, La Banda di Roma, cit., p. 3.
              192  Concerto Straordinario, cit., p. 5.
              193  annaMaria cicchetti, Uniformi, cit., p. 49.
              194  doMenico lUdovico, Aviatori italiani da Roma a Tokio nel 1920, Milano, Etas Kompass,
                  1970,  pp. 22, 14.
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