Page 104 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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            andreana.  Ha ridotto un Gran Pot-Porri nell’opera lorhelia di Stanislao Falchi,
            MS, composto intorno al 1877.
               Alessandro Vessella (Alife, Caserta 1860 - Roma 1929) è l’autore della riforma
            di cui si è accennato in precedenza ed è promotore di un nuovo repertorio. Intro-
            duce autori francesi e tedeschi, in particolare Richard Wagner. Fanciullo, inizia
            gli studi musicali sotto la guida di uno zio materno che probabilmente aveva fre-
            quentato le scuole dell’Orfanotrofio di Aversa. Presso il Conservatorio di Napoli
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            Vessella studia la composizione con Paolo Serrao,  il pianoforte con Costantino
            Palumbo e l’armonia con Giovanni Furno Junior. Si interessa della musica napo-
            letana del Settecento e studia Il modo di disporre a tre  sopra la scala diatonica di
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            Nicola Sala.  Inizia la carriera come pianista, ma presto è costretto a rinunciare
            per un problema alla mano. Sollecitato da Amilcare Ponchielli e Luigi Mancinelli
            partecipa al concorso come direttore della Banda civica di Roma. Vince. Il 5 lu-
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            glio 1885 dirige il suo primo concerto a Piazza Colonna.  Nel 1890 si esibisce
            con la Banda proponendo musiche di Mendelssohn, Wagner, Bizet, Mancinelli e
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            Grieg.  Il 29 giugno 1910 dirige quattrocento bandisti in Piazza di Siena a Ro-
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            ma.  Dal 1913 al 1920 dirige la Banda della Marina. Nel mese di luglio del 1918
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            compie una tournée a Lione e a Saint Etienne dove riscuote un grande successo.
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            Con il Decreto Regio del 16 agosto 1919 viene nominato capitano.  Per la sua
            commemorazione, a dieci anni di distanza dalla morte, le bande dell’Aeronautica,
            dei Carabinieri, dell’Esercito e della Marina, in tutto più di quattrocento elementi,
            eseguono un concerto nella Basilica di Massenzio in presenza di circa quattromila
            uditori. Fra il pubblico è presente Pietro Mascagni, che alla fine del concerto è
            invitato a salire sul podio, ma il compositore, commosso, declina l’invito. Sono

            165  Programma dei pezzi di musica che eseguirà oggi nella Villa nazionale la Banda della 2°
                Sezione della Guardia Nazionale, «La Patria», a. XIII, n. 6, 7 gennaio 1973, p. 3.
            166  Su alcuni allievi di Serrao enrica doniSi, Uno sconosciuto allievo di Paolo Serrao e le at-
                tività didattico - culturali fra Napoli e Terra di Lavoro in «Paolo Serrao e la musica a Na-
                poli nella seconda metà dell’Ottocento», Convegno Internazionale di Studi Arcavacata di
                Rende Cosenza  5-7 Dicembre 2008, di prossima pubblicazione.
            167  Vessella si procurò una copia de Il modo di disporre a tre  sopra la scala diatonica di Ni-
                cola Sala (Il New Grove attribuisce a Sala questo metodo), MS. Sul frontespizio si legge
                “Pozzuoli, Alessandro Vessella, 1911-1940”. Il musicista si procurò pure le copie della
                Sinfonia della Passione, della Marcia nell’atto I dell’Eumene e della Missa Defunctorum
                di Niccolò Jommelli, ICCU.
            168  antonella fineSchi, La Banda di Roma e Alessandro Vessella, «Diapason», a. 1, n. 5, di-
                cembre 1979, p. 3.
            169  «Paganini», a. IV, n.12, 15 agosto 1890, p. 78.
            170  antonella fineSchi, La Banda di Roma, cit., p. 3.
            171  gino galUPPini, La Banda musicale, cit., pp. 106-107.
            172  Decreto del 16 agosto 1919, registrato alla Corte dei Conti il 19 settembre 1919, n. 29.
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