Page 105 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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              eseguite alcune trascrizioni di Vessella, fra cui
                   […] risuonò e trionfò La Marcia Funebre di Sigfrido di Richard Wagner.
                   Risento ancora nel mio orecchio - quasi mesto pedale - l’intercalare dei
                   bassi che interloquiscono con ripetuta frase, segno di altissima arte inven-
                   tiva, lungo tutta la elegiaca distesa melodica, a trattenere in ammirativa
                   contemplazione  l’estasi  trascendentale,  suscitata  dal  singolare  transito
                   dell’Eroe […].
                                173
              Il concerto si conclude con l’inno del Sole dall’iris di Mascagni. 174
                 Vessella, fra l’altro, ha ridotto l’inno Nazionale “per il 25° anniversario della
              liberazione di Roma 20 settembre 1895” per banda e fanfara, su testo di Giuseppe
              Aurelio Costanzo, musica di Luigi Ricci, s. l., s. n., dep. 1895.


                 Pietro Carlo Aghemo (Moncalieri, Torino, 1889 – Torino 1964). Dopo gli studi
              compiuti a Torino, si perfeziona con Vessella per la strumentazione di banda e con
              Ottorino Respighi per la composizione. Inizia la sua carriera militare nel 50° Reg-
              gimento Fanteria di stanza a Civitavecchia. Quindi diventa direttore della Banda
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              della Marina: nel 1913 risulta il più giovane direttore delle bande militari.  Nel
              1924 rifiuta l’offerta di succedere a Vessella come direttore della Banda civica di
              Roma. Dal 1943 al 1948 sospende il servizio presso la Banda della Marina. Lo
              riprenderà nel 1948 e lo manterrà fino al 1954. Nel frattempo per qualche anno si
              adopera per la bande di Moncalieri (Torino).
                 Nel suo repertorio sono presenti musiche di Richard Strauss, Claude Debussy,
              Paul Dukas, Isaac Albéniz, Enrique Granados, Igor Strawinskij, Arthur Honegger e
              naturalmente Respighi e Ildebrando Pizzetti, il primo perché è stato il suo maestro,
              il secondo vista la notorietà di cui godeva in questi anni. Aghemo ha scritto varia
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              musica per orchestra, poemi e molte composizioni sacre e profane,  fra cui l’alba
              della Madonna; la vergine del giglio; La Befana (La Spezia, Monteverdi, 1937);
              Verso il castello, “miniatura sinfonica composizione originale per banda”, Roma,
              Orpheus, 19…; musiche per Sterilità dramma in quattro atti scritto da Renato Man-
              cini, Roma, Tip. A.  Staderini, 1934 e  tricco leggenda lirica in due atti scritta da
              Rina Maria Tupputi Stagi, La Spezia, Tipografia Gabbiani, 1938. Numerose sono
              le sue trascrizioni per banda.






              173  Cito letteralmente da coStantino ScarSelli, il direttore di banda, «Risveglio Bandistico»,
                  a. XVII, novembre 1962, p. 10.
              174  Ibidem.
              175  Pietro Carlo Aghemo, «Musica», a. VIII, n. 33, 26 ottobre 1913, p. 3.
              176  Marino aneSa, Dizionario, cit., vol. 1, p. 5.
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