Page 136 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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136                                Le bande musicaLi miLitari daLL’unità d’itaLia aLLa prima metà deL novecento

            V.2. L’organico strumentale nella prima metà del novecento


               A differenza di quanto proponeva Krakamp, nel Novecento nessuna ditta di
            strumenti detiene il monopolio per il rifornimento degli strumenti alle bande mili-
            tari, per cui i musicanti sono liberi di acquistare dove preferiscono, purché rispetti-
            no determinate condizioni e gli strumenti siano approvati dalle autorità competenti.
            Interessanti, da un punto di vista squisitamente organologico, sono alcune direttive.

               Nella Banda dei Carabinieri gli strumenti di legno rispondevano ai seguenti
            requisiti:

            1)  la qualità dell’ebano deve essere senza stuccature né venature troppo chiare;
            2)  bisogna porre attenzione alla stagionatura del legno;
            3)  sono proibite le qualità di legno del Macassar e del Madagascar, ritenute di
               pessima qualità.
            Inoltre

                 “[...] Le chiavi non devono essere di getto, ma di filo fucinato a martello.
                 Le spile dei tubi dritti che servono da incastri fra i diversi pezzi degli stru-
                 menti, debbono essere coperti di sughero.
                 Le estremità dei vari pezzi debbono essere cerchiate con una ghiera di rin-
                 forzo [...].”
               Invece gli strumenti di ottone

                 “[...] debbono essere costruiti con lastra belga alquanto spessa, affinché non
                 risentano dei cambiamenti di temperatura e l’intonazione rimanga perciò
                 più costante, ed allo scopo di rendere meno facili le ammaccature.
                 Tutti gli strumenti di timbro chiaro ed anche i corni, non debbono portare la
                 sovra-bocchetta all’estremità del padiglione e debbono avere il canneggio
                 cilindrico e proporzionalmente stretto.
                 La sovra-bocchetta in alpacca è invece prescritta in tutti i flicorni, i quali
                 debbono avere invece il canneggio conico [...].” 267

               Un senso di sobrietà ed eleganza pervade tutto l’organico. Infatti gli strumenti
            non devono riportare alcun ornamento. È consentita soltanto l’incisione del nome
                                268
            della ditta costruttrice.
               Durante la prima metà del Novecento si organizza e complessivamente si fis-
            sano i criteri per la pianta degli organici delle rispettive bande delle Forze Armate.
            In questa sede esporremo alcune norme della Banda dei Carabinieri, della Banda

            267   Citazioni dirette da istruzione, pp. 59-60.
            268  Ibidem.
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